Si uccide l’uomo che ha abusato della figlia 14enne

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 L’insegnante: “Quel tema era un incubo”

Il padre, ex agente penitenziario, si è impiccato a una trave della Chiesa di Roccasecca, il racconto dell’insegnante

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Tragico epilogo nella storia delle violenze sessuali di un padre sulla figlia 14enne vicino a Cassino, in provincia di Frosinone.

L’uomo, un 53enne, si è suicidato impiccandosi a una trave nella chiesa di Roccasecca, il paesino in cui viveva. La terribile vicenda era venuta alla luce venerdì, quando all’ex agente penitenziario, allontanato dal servizio perché ludopatico, sono stati notificati l’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare e l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.

Un intervento obbligato dopo che a dicembre la 14enne aveva raccontato il suo calvario in un tema dal titolo: “Scrivi una lettera a tua madre confessandole ciò che non hai il coraggio di scriverle”.

 Storia dell’indagine

La ragazza, che frequenta la prima di un istituto superiore di Cassino, scrive in quel tema che da sei mesi (quando aveva 13 anni) il padre abusava di lei ogni volta che rimanevano soli a casa. La professoressa informa il dirigente scolastico che si rivolge alla polizia. Dopo alcuni mesi di indagini, venerdì il gip Salvatore Scalera, su richiesta del pm Roberto Bulgarini Nomi, emette un ordine di allontanamento con obbligo “a mantenere una distanza di almeno 1000 metri in caso di incontro occasionale con moglie e figli con l’applicazione del braccialetto elettronico”.

La studentessa, che ha altre tre sorelle, ha trovato il coraggio di denunciare il padre nel tema in cui ha scritto che la prima volta fu un giorno in cui non si sentiva molto bene e non era andata a scuola. Gli inquirenti indagano anche su un altro episodio che riguarda la figlia più grande, oggi 28enne, verso la quale il padre avrebbe mostrato interesse sessuale. Lo ha raccontato la madre, che ha precisato come “in quell’occasione il marito aveva promesso che non si sarebbero più verificati fatti analoghi”. 

Sul corpo dell’uomo è stata disposta l’autopsia. Il magistrato Chiara D’Orefice della Procura di Cassino domani mattina darà il conferimento dell’incarico al medico legale, il dottor Caruso che poi eseguirà l’accertamento autoptico. L’uomo, un agente della Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Frosinone, è stato trovato privo di vita nella chiesa dedicata a San Tommaso d’Aquino, nella parte più antica di Roccasecca, in località Castello.

“Quel tema era come leggere un incubo”

A trovarlo i carabinieri che lo cercavano dopo che alcuni parenti avevano segnalato lo stato di prostrazione in cui l’uomo era sprofondato. Nel frattempo la docente di italiano che insegna presso l’istituto frequentato dalla giovane racconta cosa ha spinto lei ed il dirigente scolastico ad allertate la Polizia di Stato. “Quando ho iniziato a leggere credevo fosse un incubo. Tremavo. Ogni parola pesava come un macigno. E più andavo avanti nella lettura, più mi rendevo conto che la storia di quel tema era vera. Drammaticamente vera. Per questo ho informato il dirigente. Abbiamo convocato la ragazzina e le abbiamo detto che poteva fidarsi e che fosse un scherzo doveva dirlo. Lei, invece, tra le lacrime, ha ricostruito ogni passaggio, ogni singolo momento. Per questo abbiamo convocato la madre. Quella donna era scioccata ma non ignara”.

Nell’ordinanza firmata dal Gip del tribunale di Cassino, Salvatore Scalera, si leggono particolari sconvolgenti, emersi dopo le indagini ed a seguito della denuncia presentata dal dirigente scolastico della scuola superiore di Cassino dove l’adolescente studia.

Il racconto che la ragazzina ha vergato su quattro fogli di protocollo durante un compito in classe e che poi ha ripetuto agli investigatori della Polizia di Stato, è scioccante. Nell’ordinanza di custodia cautelare richiesta dal sostituto procuratore Roberto Bulgarini Nomi viene evidenziato ogni dettaglio, ogni istante di una vicenda che ha risvolti ancor più drammatici. La madre della ragazzina, come riferito dalla stessa donna al dirigente scolastico, sarebbe stata a conoscenza degli istinti innaturali del marito. Per questo raccomandava di continuo alle quattro figlie di non restare mai da sole con il padre.

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