Alta tecnologia, minori costi di gestione ed eco-sostenibilità.
Ecco come saranno le navi del futuro in dotazione alla Marina Militare italiana, realizzate secondo concetti di modularità (con imbarco e sbarco in tempi rapidi di shelter contenenti armamenti ed equipaggiamenti) e di sostenibilità sia economica che ambientale.
Le unità saranno più ampie, concepite per essere aggiornate nel tempo, richiederanno una manutenzione meno costosa e più semplice, grazie alla disponibilità di sensori (es. radar) e sistemi d’arma facilmente sostituibili.
Le strategie costruttive tendono oggi a ridurre progressivamente la dipendenza dai derivati petroliferi, rendendo la forza armata sempre più eco-sostenibile.Le nuove navi saranno infatti a propulsione mista, tra carburante tradizionale e biodiesel, con la possibilità di navigare anche a gas naturale, abbattendo così sia i costi di gestione che l’impatto ambientale.
Il rinnovamento della flotta garantirà per molti anni lavoro alla cantieristica navale italiana, generando ampie ricadute su tutta l’industria nazionale della Difesa impegnata nella fornitura di motori, allestimenti, equipaggiamenti, sensori e armamenti navali.