Le illusioni dell’empatia: il manipolatore

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L’empatia è una dote di grande valore nei rapporti interpersonali. E’ una componente che fa da collante tra gli individui. Essa crea un ponte tra le individualità. Rende possibile un legame che di ciba di dialogo autentico, condivisione di emozioni vere, esperienze significative. L’empatia può essere (facilmente) oggetto di fraintendimenti e ambiguità. C’è chi ne fa uso in maniera scorretta facendo credere che si tratti di essa ma in realtà le sue azioni sono (solo ed unicamente) guidate dal proprio Ego. A questa categoria appartiene il Manipolatore o Vampiro Emotivo.

Il Manipolatore è una persona altamente nociva che agisce animata da uno scopo, un tornaconto personale. Spesso è un bravo e abile ascoltatore al quale gli si racconta con facilità di se stessi. Egli simula attenzione e dedizione a ciò che gli si dice. Mentre ascolta già ”calcola” come e quanto ciò che gli si racconta potrebbe giovare a se stesso. Il manipolatore soffoca le nostre energie vitali, ci rende insicuri, inadeguati, confusi. Ci fa sentire persino in colpa.
Stanno emergendo nei centri psicologici gruppi di auto- aiuto per coloro che si vogliono liberare dalla dipendenza o influenza da parte di queste persone nocive. Lo psicologo Marco Salerno ha studiato la categoria in questione e ha tracciato le principali strategie manipolative:
– elargire lodi: il manipolatore elargisce apprezzamenti e complimenti solo per ricevere qualcosa in cambio;
– ha una memoria selettiva: è abile nel ricordare episodi che gli fanno comodo eliminando quelli spiacevoli che potrebbero metterlo in difficoltà con l’interlocutore;
– doppio legame: emette messaggi negativi mascherandoli con quelli positivi;
– incapacità di empatizzare: finge di capire gli altri per averne un tornaconto.

Liberarsi dalle azioni manipolative richiede coraggio, determinazione, fiducia in se stessi. Quando si neutralizza il manipolatore ci si sente liberi, si impara a gestire la propria esistenza senza dare nulla per scontato.
Non dimentichiamoci che siamo noi a condurre il gioco della nostra esistenza. Lottiamo per imporci, affermare le idee che ci stanno cuore, per esprimere al meglio il nostro essere. Non sprechiamo tempo ed energie con chi non merita la nostra considerazione, il nostro affetto e le nostre emozioni.

Mariangela Cutrone

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