Bari – Un pareggio, quello del Bari, che ha messo a nudo tutti i limiti di una squadra che continua a balbettare quando ci sarebbe da spiccare il volo. Una squadra incapace di vincere con la Salernitana che, anzi, avrebbe meritato qualcosa in più che un pareggio.,un Bari che, nonostante la fase finale del torneo, non vuol saperne di maturare.
Nel derby dei due mari e della birra – o del luppolo fate vobis – per antonomasia considerati i fraterni rapporti che intercorrono tra le due tifoserie che davanti a boccali di peronichiacciata (ma anche calde), qualche bomba carta inevitabilmente scoppiata fuori dallo stadio, Ligabue con la sua litania “ooh ooh Bari e Salerno ooh ooh”, baci e abbracci, giuramenti d’amore eterno ne cementificano l’anfizione, Bari e Salernitana si sono incontrate al San Nicola ognuna con chiari obiettivi da conquistare: il Bari per rimanere a galla dal quarto posto in su, la Salernitana per allontanarsi dalle sabbie mobili della zona rossa. E la Salernitana dell’ex, non proprio rimpianto, Colantuono, ha avuto la peggio, forte anche dello studio cui Grosso ha sottoposto la rosa biancorossa cercando di capire quali fossero i punti di forza e quelli deboli.
L’obiettivo di Grosso era quello di proseguire sulla scia di Avellino per raggiungere la piena maturità, attraverso ovviamente la vittoria, che fino adesso era mancata ed in un campionato, ormai, entrato nel vivo, spazi per debacle, amnesie ed errori non ce n’erano più. Ed oggi, appunto, occorreva vincere, rispettando gli avversari, anche perché le giornate a disposizione diminuiscono sempre più e perdere ulteriori colpi avrebbe potuto nuocere sulla psicologia della rosa, oltre che sulla classifica.
Tranne che per Cisse’ dal primo minuto al posto di Galano, Grosso ha mandato in campo gli stessi undici di Avellino vale a dire Micai in porta, Sabelli e Balkovec terzini, Marrone e Gyomber stopper centrali, Iocolano, Basha e Henderson a centrocampo, Improta (ex Salernitana) e Cisse’ ali e Nenè centrale.
Colantuono ha risposto con Radunovic in porta Casasola, Tuia, Monaco e Vitale in difesa, Odjer, Signorelli Minala (l’ex) a centrocampo, Kiyne, Palombi e Di Roberto in attacco.
Una giornata primaverile a far da contorno non è riuscita a vendere tanti biglietti, e meno male che il Bari è quarto: forse la scarsa comunicazione da parte della società, e relative diffidenze, circa le recenti questioni societarie, forse la tv a pagamento, forse chissà cosa, fatto sta che oggi i biglietti venduti erano appena ottomila biglietti, inclusi i 1300 salernitani.
Più intraprendente la Salernitana nei primi minuti con incursioni di Palumbo che hanno impegnato la retroguardia barese mentre i biancorossi si son limitati a controllare, ma poi è stato il Bari, pian piano , a prendere le misure costringendo i granata ad indietreggiare di qualche metro.
Scarse le occasioni, anzi, le opportunità da parte di entrambe le squadre, segno che entrambe han trovato difficoltà nel trovare il bandolo della matassa e al 17′ ecco la prima conclusione del Bari, di Improta, parata la sua conclusione da Radunovic.
E al 20′ il gol del Bari su tiro di Henderson che, con una deviazione di Minala, ha battuto il portiere salernitano. Atteggiamento cambiato da parte della squadra di Colantuono che ha cercato la profondità, riuscendoci, con Palumbo e Monaco ma, di conseguenza, il Bari ha creato altre occasioni soprattutto al 23′ quando una grande azione sull’asse Iocolano-Cisse’ con un tiro di quest’ultimo deviato in corner, per poco non andava a rete.
E al 35′ occorre segnalare un grave errore di Micai che è uscito incautamente dalla sua area di rigore ma Di Roberto non ne ha approfittato.
Finisce così il primo tempo con un Bari sicuro di se’ ed una Salernitana alla ricerca del pareggio.
Nel secondo tempo è entrato Rosina al posto di Signorelli (è uscito anche Di Roberto al suo posto Rossi), un ex amato dal pubblico barese, cambi effettuati da Colantuono per smuovere un po’ le acque granata alla ricerca del pareggio, ed infatti è la Salernitana a partire di spron battuto cercando il gol avanzando di parecchio il baricentro e costringendo il Bari a indietreggiare di molto.
Al 9′ ci ha provato Palombi, un po’ defilato, ma Micai ha parato di piede sventando così il pareggio.
Il Bari si è abbassato nettamente e la Salernitana al 13′ ha trovato il pareggio con Casasola, il difensore argentino, di testa.
Si è vista, indubbiamente, un’altra Salernitana rispetto a quella del primo tempo anche perché, nonostante il vantaggio, ha cercato ancora incursioni.
Il Bari è tornato ad attaccare alzando un po’ il baricentro costruendo qualche buona trama e procurandosi qualche corner ma nulla più.
Al 15′ è uscito Nenè per Busellato, sostituzione strana visto l’andamento della gara, forse Grosso si è preoccupato più dell’incedere granata che l’andamento del Bari in attacco. Si è passati, così, ad un 4-4-2 con Improta e Cissè in attacco.
E’ il momento di Brienza al 28′ per Iocolano, sostituzione che ha voluto dare brio e fantasia alla squadra che però ha continuato a stentare in avanti procurando sol confusione.
Ma è stata sempre la Salernitana a rendersi pericolosa nonostante gli accorgimenti di Grosso fno al punto di andare vicina al gol del vantaggio.
Al 32′ l’incursione di Busellato che al limite dell’area ha servito Cisse’ di fronte al portiere campano ma l’attaccante è arrivato in ritardo, è stata l’unica vera occasione del Bari nel secondo tempo.
Al 39′ è stata la volta di Floro Flores per Henderson mossa con la quale Grosso ha tentato il tutto per tutto per vincere, ripristinando così il 4-3-3 ma nonostante le forze fresche il Bari ha contnuato a stentare.
E al 43′ per poco non ci stava la beffa con Casasola che, ancora una volta, ha concluso in area con un tiro parato da Micai.
E ancora al 46′ complice un errore di Marrone, Rossi ha controllato male un pallone in area di rigore sbagliando il gol clamorosamente.
Insomma, meglio come è andata per il bari che ancora un volta evidenzia i suoi limiti di squadra capace di picchi e di bassi come oggi. Peccato perché ci risultati poteva essere ancora più su in classifica.
E considerato che il Bari dovrà far visita a Palermo, Parma e Foggia, senza dimenticare il Perugia in casa barese, non c’è affatto da star tranquilli.
E’ un Bari che non vuol maturare: solo un pari contro la Salernitana
Last modified: Del 7 Aprile 2018 alle ore 16:17