La Statale 172 dir continua a essere teatro di innumerevoli incidenti

Puglia

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Il presidente dell’Ass.ne Flavio Arconzo-Vittime della strada e della giustizia-  ha inviato ieri (mercoledì 4 aprile), una missiva al presidente nazionale Anas Gianni Armani, e per conoscenza al sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, al Governatore della Regione Puglia e al consigliere regionale Fabiano Amati. Motivo della stessa è  quello di chiedere che vengano fornite informazioni circa il progetto di ammodernamento della SS 172 dir.

E’ inaudito come si possa far passare tutti questi anni per un intervento che in fin dei conti non è propriamente un lavoro colossale. Tre vergognosi chilometri da ammodernare. Quindici milioni di euro già stanziati dalla Regione nel 2012 in seguito su proposta dell’assessore in carica all’epoca Fabiano Amati. Cinque anni per raccogliere tutti i pareri e terminare il progetto esecutivo.

Con questi presupposti Anas non dovrebbe avere scuse per continuare ad allungare i tempi. Invece continuiamo a non sapere il perché di questa nuova battuta d’arresto a dieci mesi dalla pubblicazione del bando di gara su Gazzetta Ufficiale.

Per questi motivi l’associazione scrive ad Anas:

“A distanza di 10 mesi dalla pubblicazione del bando, ancora una volta, tutto tace.

Comprensibilmente esprimo grande preoccupazione per  il ritardo inaccettabile e immotivato dal punto di vista dei cittadini, e chiedo cortesemente che mi vengano fornite informazioni circa i tempi dell’iter, che ci auguriamo siano brevi e non più quantificabili in termini di anni.

La Statale 172 dir continua a essere teatro di innumerevoli incidenti , troppe volte con esito mortale. Dunque, mi aspetto risposte rassicuranti e certe da Anas. Risposte dovute a me e a chi, come me, ha pagato tributi altissimi in termini di vite umane su quella strada. Risposte dovute a chi, come noi, fa una richiesta di giustizia penale, civile e amministrativa ad esclusivo favore degli utenti della strada, dell’incolumità dei più deboli, del rispetto delle regole e della vita.

Non è più possibile accettare ritardi e non-risposte.”

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