di vincenzopetrocelliblog
E’ quasi notte,
anche se la vampa del tramonto
accende la collina di un fuoco
che pare inestinguibile
e invece
il giorno muore,
anche se meraviglioso,
noi lo sapevamo benissimo,
avevamo capito tutto.
Le ore passavano allegramente,
non vuote,
il tempo non era solo il genuino
sorgere e tramontare degli astri;
intanto stava scendendo la notte,
la luna grande e rossastra
era già bianca da un pezzo
e un’antica paura,
rigurgitava,
dentro di me.
In quelle scene c’è per me
il richiamo a un sogno d’amore,
l’inquietudine si trasforma
in un curioso sentimento nuovo,
tumultuoso, dinamico, deciso.
La vita non si lascia imprigionare
bisogna scoprire i momenti
in cui si prepara
a sfuggire ai programmi,
talora sono scatti nascenti,
misteriosamente,
dall’intimo dell’individuo,
altre volte invece,
lenti e oscuri procedimenti,
nascosti nelle trame delle cose,
tuttavia incontrollabili.
Non spendiamo più il nostro tempo
in rimpianti, capricci o pigrizie,
utilizziamo per noi i dorati minuti d’avanzo.
Vincenzo Petrocelli