“Processo alle focacce”

Attualità & Cronaca

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Un bel riconoscimento al giornalista e gastronomo barese Sandro Romano, nominato “Ambasciatore della focaccia barese nel Mondo”, con la seguente motivazione: “Per aver promosso la focaccia barese, quale eccelso conoscitore e divulgatore, con eventi pubblici di successo, in contesti televisivi e radiofonici, e per aver fatto conoscere il profumo e il sapore del prodotto d’arte bianca più rappresentativo della città di Bari anche fuori della stessa”.

Sandro Romano ideò nel 2012 il “Processo alle focacce”, mettendo a confronto le due specialità di Bari e Altamura e, pochi giorni fa, ha bissato dopo quasi 6 anni proponendo un esilarante processo d’Appello che si è svolto nella ristrutturata e accogliente sede del prestigioso Circolo Tennis Bari.

L’evento “Due focacce al processo d’Appello” è stato proprio una sorta di processo, ma con avvocati veri di toga vestiti, che hanno sostenuto la difesa delle due focacce, nella fattispecie l’avv. Onofrio Sisto e l’avv. Pasquale Moramarco, rispettivamente per Bari e Altamura, che hanno interpretato il loro ruolo con grande professionalità e un’insospettabile ironia.

I due avvocati davanti ad una prestigiosa giuria, formata dal parlamentare avv. Francesco Paolo Sisto e dal Magnifico Rettore dell’Università di Bari Antonio Felice Uricchio, hanno perorato le ragioni delle due focacce contendenti, incalzati dall’agguerritissimo Pubblico Ministero per l’occasione, avv. Massimo Melpignano.

Quest’ultimo, con un’arringa davvero esilarante, ha chiesto la condanna delle focacce per lo stalking che fanno in maniera reiterata, diffondendo il loro irresistibile profumo nelle strade delle due città e per il boicottaggio nei confronti di altri cibi e merendine industriali. 

Nel corso del processo si sono avvicendati numerosi personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e della politica che hanno portato la loro testimonianza a favore dell’una o dell’altra focaccia: il demologo e storico Felice Giovine, gli scrittori Gabriella Genisi e Marcello Introna, gli attori comici Davide Ceddìa e Antonello Vannucci, e lo stesso Sandro Romano in qualità di perito di parte per la focaccia barese contrapposto all’altro perito per la focaccia altamurana il gastronomo Michele Polignieri.

Alla fine, il processo si è concluso con un grande applauso del pubblico presente in sala che, visibilmente divertito, ha apprezzato la spassosa sentenza espressa dall’on. Francesco Paolo Sisto, presidente della giuria:

“…Questa Corte conferma la sentenza di 1° grado e riconosce l’assoluto valore della focaccia, assolvendola dal reato di stalking e di boicottaggio. Rigetta anche la richiesta di sequestro preventivo perché il valore della focaccia è incalcolabile. Piuttosto, le due focacce sono diverse fra loro, quella barese è più sottile, quella altamurana è più spessa. Semplice, per risolvere ogni problema basterà mangiare la focaccia sottile più spesso… “

Il riconoscimento di “Ambasciatore” al gastronomo barese è stato consegnato, a fine serata, dal presidente del Consorzio Focaccia Barese Giovanni Di Serio, alla presenza di oltre 300 persone, che ha dichiarato: “Romano è da sempre promotore del nostro prodotto e sostenitore del percorso che stiamo facendo per arrivare a ottenere il marchio IGP. A chi poteva andare questo riconoscimento da parte del Consorzio se non a lui?”

“Da parte mia – ha dichiarato Sandro Romano – ne sono onoratissimo. La focaccia barese accompagna la mia vita sin da bambino, non solo la mia ma quella di ogni barese, trovo quindi naturale che ognuno di noi promuova questa leccornia. Voglio ricordare a tal proposito, un altro grande sostenitore e divulgatore della focaccia, il mio caro amico scrittore e giornalista Vittorio Stagnani, purtroppo recentemente scomparso. Ad alcuni passaggi del suo libro “La luna e la focaccia” ho voluto dedicare un bel momento del processo”.

Il Consorzio Focaccia Barese ha anche nominato i primi tre “Amici della focaccia barese”: il parlamentare avv. Francesco Paolo Sisto, il Magnifico Rettore dell’Università di Bari prof. Antonio Felice Uricchio e il presidente del Circolo Tennis Bari avv. Onofrio Sisto.

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