Nella situazione di difficoltà che contraddistingue la vita socio/politica italiana e la complessità per il varo di un Potere Esecutivo coerente, si allontanano le opportunità di ripresa in tutti i più importanti settori produttivi del Paese. Oggi, i problemi che travagliano l’Italia sono molteplici e tutti complessi. Tuttavia, ci sarebbero delle accortezze per tentare di salvare il salvabile. Le menzioniamo.
*Politica tendente a sanare i problemi strutturali dell’economia che, proprio per la precaria situazione nazionale, sono alla base dell’acuirsi delle tensioni sociali e del degrado italiano.
*Attendibile esame delle esigenze della società italiana, col varo d’accordi di programma per accelerare la ripresa delle attività produttive.
*Ratifica di un progetto di pianificazione economica; intesa come connessione d’interventi atti a tutelare il rilancio degli investimenti, nazionali e internazionali, sul territorio; anche con agevolazioni fiscali a medio termine.
Palesemente, il tutto richiede responsabilità. Responsabilità, soprattutto, da parte del Potere Legislativo insediato. I provvedimenti del futuro Governo non potranno rappresentare, però, solo un’incentivazione per bilanciare una crisi complessa. L’importante è essere pure propositivi. Bisognerebbe stabilire un concreto appoggio a chi è in oggettiva difficoltà. Facilitando la “produttività” e, in ultima analisi, l’”occupazione”.
La condivisione politica, dati i tempi, può anche essere solo un tramite per tentare di chiarire la situazione ed essere, più che polemici, interpreti dei destini nazionali.
Giorgio Brignola