La benzina corre, punte sopra 1,8 euro e rialzi in vista

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Nei prossimi giorni aumenti sensibili. Petrolio fermo

 Il rialzo del petrolio innesca un nuovo rialzo dei prezzi della benzina al distributore. La previsione contenuta nel bollettino settimanale dei gestori di impianti di distribuzione di Figisc e Anisa aderenti a Confcommercio prevede una aspettativa di aumento sensibile dei prezzi, nella media del mix tra i prodotti benzina e gasolio, nei prossimi quattro giorni, con scostamenti compresi in 1 centesimo al litro in piu”. Stabile oggi il valore del greggio.

Ha innescato un’ulteriore raffica di aumenti sulla rete carburanti la nuova fiammata delle quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo. Dopo i rialzi effettuati ieri da Eni, infatti, oggi a intervenire in salita sui prezzi raccomandati di benzina e diesel sono IP, Italiana Petroli, Q8 e Tamoil (+1 cent su entrambi i carburanti). Si rafforza ulteriormente, di conseguenza, l’andamento in crescita dei prezzi praticati sul territorio.

Nel dettaglio, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato in modalita’ self della benzina e’ pari a 1,620 euro/litro, con i diversi marchi che vanno da 1,623 a 1,634 euro/litro (no-logo a 1,597). Il prezzo medio praticato del diesel e’ a 1,492 euro/litro, con le compagnie che passano da 1,494 a 1,517 euro/litro (no-logo a 1,472). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato e’ di 1,744 euro/litro, con gli impianti colorati che vanno da 1,720 a 1,805 euro/litro (no-logo a 1,637), mentre per il diesel la media e’ a 1,619 euro/litro, con i punti vendita delle compagnie da 1,609 a 1,678 euro/litro (no-logo a 1,512). Il Gpl, infine, va da 0,632 a 0,657 euro/litro (no-logo a 0,624).

“Rispetto a un anno fa un pieno di benzina costa oggi 7,5 euro in più, spesa che sale a +8,9 euro per un pieno di diesel, considerando una media tra prezzi in modalità servito e self service. Questo significa che tra aumento dei costi di rifornimento e incremento dei listini al dettaglio per i prodotti trasportati, ogni famiglia italiana rischia di subire una stangata media da 408 euro su base annua, senza contare i possibili rialzi delle bollette luce e gas, che saranno decisi dall’Autorità di settore”. Lo dichiara il Codacons commentando l’aumento dei prezzi del carburante. “L’impennata dei prezzi dei carburanti rischia di determinare una stangata per le tasche dei consumatori italiani, e non solo per la maggiore spesa legata ai rifornimenti”, sottolinea l’associazione. L’incremento dei prezzi di benzina e gasolio “determinerà un effetto domino con aumenti a cascata per una moltitudine di prodotti e servizi, comprese le bollette luce e gas”, spiega il presidente Carlo Rienzi. Il costo “dei carburanti, infatti, incide fino allo 0,5% sui prezzi dei prodotti trasportati su gomma, che rappresentano l’85% della spesa degli italiani, mentre le quotazioni del petrolio hanno effetti diretti sui prezzi del’energia”, sottolinea il presidente. “Per tale motivo – aggiunge – ribadiamo la necessità di intervenire sulla tassazione che oggi pesa in modo insostenibile sui prezzi dei carburanti attraverso accise inserite dai governi al solo scopo di utilizzare gli automobilisti come bancomat”.

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