30° Anniversario scomparsa di Giorgio Almirante

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Lopa e Catapano: fu guida e formatore di una classe politica che negli anni 80 seppe affrontare le dinamiche del nuovo millennio

Grave che l’Amministrazione Comunale della città Metropolitana di Napoli non abbia ancora dedicato uno spazio culturale-istituzionale alla figura di ALMIRANTE

Nel 30°Anniversario della scomparsa di Giorgio Almirante, va ribadito l’impegno e la mobilitazione, alla proposta lanciata, da tempo, da Marcello Veneziani dalle pagine del quotidiano Libero, in cui si chiede la presenza del busto Giorgio Almirante nella sala dei busti di Montecitorio. Inoltre, si chiede di dedicare, all’ex segretario del MSI, una piazza o una via in tutte le città d’Italia, ed in particolar modo, quelle del mezzogiorno come Napoli, dove è stato consigliere comunale e in quelle della Calabria dove Lui è nato. In questi giorni partiranno le richieste ufficiali in tutti gli enti locali, affinché venga riconosciuto a Giorgio Almirante quella rettitudine e quello spessore da statista che mai gli hanno riconosciuto negli anni di impegno politico, soprattutto per il rilancio sociale, economico e politico del sud Italia, magari anche attraverso un forum su internet per una maggiore partecipazione dei cittadini. Se tale iniziativa, non troverà riscontro nell’appello bipartisan lanciato dai proponenti, si farà utilizzo del diritto di petizione popolare sancito dalla commissione europea. Giorgio Almirante, con oratoria lucida, esente da sottintesi e da astuzie dialettiche, che caratterizzavano il progetto degli avversari politici, configurava il percorso necessario agli italiani, soprattutto alle nuove generazioni, anche nel delinearsi di novità decisive nel campo della tecnologia e della scienza che liberava l’Italia dalle strettoie della realtà rurale, di Paese povero di risorse naturali, e la proiettava nel confronto internazionale, del rinnovamento delle energie vitali giustamente definite epocali. Giorgio Almirante nella sua lunga militanza politica, nei suoi scritti, nella sua visione di uno Stato moderno e libero, aveva attinto energie e convinzioni in tutto l’arco della sua vita, combattente al fronte e decorato al valore militare, giornalista con vaste risorse culturali ed etiche, uomo politico teso alla conciliazione tra gli italiani per il raggiungimento di un progetto politico che portasse l’Italia nello schieramento libero dell’Occidente.

Il messaggio di Giorgio Almirante, era soprattutto per gli interessi spirituali del popolo italiano, il suo onore, la sua dignità, il coraggio per le prove della vita, il bisogno della giustizia come elemento irrinunciabile di coesione tra le categorie sociali, è richiamo quotidiano della coscienza di chi, nel nostro Movimento offre, con il proprio impegno politico e civile, il meglio di sé stesso per il domani della nostra nazione. Per Giorgio Almirante, Uomo del Sud, riconoscimento popolare. Cosi i Dirigenti Nazionali Partenopei del Movimento Nazionale per la Sovranità-Salvini Premier,di Gianni Alemanno, Rosario Lopa e Alfredo Catapano.

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