CGIE. Commissione Continentale Europa e Nord Africa

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BUCAREST –  La Commissione Continentale Europa e Nord Africa del Consiglio Generale degli italiani all’Estero si è riunita in Romania dal 17 al 19 maggio 2018. Il 17 maggio 2018 la riunione della Commissione si è svolta presso la residenza dell’Ambasciata Italiana di Bucarest, il 18 e il 19 i lavori sono proseguiti nella sede di Palazzo Italia, una struttura che ingloba diverse associazioni e numerosi uffici di imprese italiane operanti in quel paese di nuova emigrazione.

Ai lavori della prima giornata hanno partecipato il Direttore generale della DGIEPM del MAECI, Min. Plen. Maria Luigi Vignali; l’Ambasciatore d’Italia in Romania, Marco Giungi; la Consigliera prima segreteria d’ambasciata per gli affari europei, sociali e culturali, Maria Luisa Lapresa; i presidenti dei Coordinamenti Com.It.Es. Belgio e Svizzera, Raffaele Napolitano e Grazia Tredanari; Marco Rondina, esperto UNICOOP; Villabruna Giovanni presidente della Confindustria italiana in Romania; Roberto Musneci, presidente della Camera di Commercio Italiana in Romania; i rappresentanti dei tre patronati italiani presenti in Romania INCA, INAS e ITAL-UIL, Emilia Spurcaciu, Cesare Insinsola e Bianca Duta; la Sen. Laura Garavini e l’On. Massimo Ungaro.

Nel dibattito generale sulla presenza italiana in Romania, promosso per mettere a confronto l’esperienza dei due paesi in ambito migratorio e conoscere gli effetti del fenomeno nelle economie, nella vita civile e sociale, nel mondo del lavoro e del welfare, sono stati evidenziati alcuni punti di eccellenza e di criticità in comune. Sono intervenuti la Ministro per i romeni nel mondo, Natalia Elena Intotero e l’On. Andi-Gabriel Grosaru, rappresentante della minoranza linguistica italo-romeno nel parlamento nazionale, mettendo in evidenza l’attenzione dello Stato Rumeno nei confronti della nostra comunità in Romania e le politiche a favore della nutrita presenza di rumeni in Italia. In Romania è presente una numerosissima rete di grandi, medie e piccole imprese italiane, stimate intorno alle 40.000 unità, che hanno delocalizzato o espanso la loro attività produttiva e che generano per l’Italia una plusvalenza di oltre 14 miliardi di euro dagli scambi commerciali. A fronte di una presenza di oltre un milione e duecentomila romeni residenti in Italia – che la rendono la comunità più numerosa nella Penisola – i romeni nel nostro Paese risultano ben integrati, 180.000 frequentano le scuole pubbliche italiane pari al 20% degli studenti, una significativa percentuale di imprenditori crea lavoro e ricchezza e un indicatore sostanziale di pensionati rientrano in Romania al termine della carriera lavorativa. Ne deriva la necessità di consolidare gli stretti rapporti già esistenti tra i due paesi, che richiedono aggiornamenti di alcuni accordi bilaterali per evitare le doppie imposizioni fiscali e garantire i diritti essenziali agli italiani che si trasferiscono in Romania. Tra loro numerosi studenti universitari che si iscrivono alle facoltà di medicina e ingegneria, i pensionati attratti da un sistema fiscale favorevole, i 100.000 pendolari settimanali che si spostano per evitare la doppia imposizione fiscale. La presenza italiana in Romania cresce e solo una piccola percentuale si iscrive all’AIRE, mentre aumenta il numero di matrimoni di piacere.

La Commissione continentale europea ha fatto un’ampia analisi dell’esercizio del diritto di voto degli Italiani all’estero, affermandone la naturale applicazione anche fuori dai confini nazionali quale strumento imprescindibile per garantire agli italiani all’estero i diritti di cittadinanza affermati nella Costituzione. La presenza del direttore generale Luigi Vignali è stata la prima occasione di confronto e di verifica sulle procedure applicate dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale al voto del 3 marzo u.s. espresso nella circoscrizione estero per il rinnovo del parlamento italiano. I consiglieri hanno riconosciuto alla direzione del MAECI e alla rete consolare una particolare attenzione e uno sforzo straordinario nell’applicazione delle procedure in termini di correttezza, trasparenza e sicurezza. Diverso e negativo è il parere espresso per lo spoglio dei plichi elettorali avvenuto a Castelnuovo di Porto, vero tallone d’Achille della pratica elettorale, le cui competenze e responsabilità sono attribuite al Ministero dell’Interno, che a un mese di distanza dalla chiusura ufficiale degli scrutini non aveva confermato i risultati finali, proclamando, invece già prima, i nomi dei parlamentari eletti. Resta fermo il principio che la qualità organizzativa dell’esercizio di voto all’estero non può venir meno per insufficienza o riduzione delle risorse finanziarie, che rischiano di pregiudicare qualsiasi esito elettorale. La commissione continentale Europa e Africa del Nord, pur rilevando le criticità del sistema di voto per corrispondenza, ribadisce l’importanza della partecipazione al voto degli italiani all’estero e la necessità di riformare e snellire le procedure e le modalità di voto, per affermare la credibilità e garantire un voto libero, uguale e certo, come sancito dalla Costituzione Italiana. I consiglieri intervenuti hanno deciso di formalizzare con urgenza la composizione di un gruppo di lavoro per approfondire ed elaborare una proposta di modifica delle procedure e per istituire un tavolo tecnico, composto da rappresentanti del CGIE, del Ministero degli Esteri e dell’Interno e dai parlamentari italiani.

Per quanto attiene alla promozione linguistica e culturale nell’ambito del sistema integrato promosso dalla Direzione Generale Sistema Paese il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero sollecita un suo maggiore coinvolgimento nella programmazione e nella realizzazione dei progetti.  Sono numerose, oramai, le iniziative di promozione culturale presentate nell’ambito delle varie “settimane” che passano dalla gastronomia all’arte, dal design al turismo per terminare a breve anche con lo sport. E’ imperativo tenere assieme i vari attori culturali promotori del sistema paese (scuole pubbliche e paritarie, cattedre universitarie, ENIT, IIC, Dante Alighieri e altre associazioni o istituti) indicati nel decreto legge 64 delle legge sulla buona scuola per l’estero perché il sistema, così disarticolato, necessita di una vera semplificazione e di un cabina di regia. In questa ampia offerta formativa l’anello più debole risulta essere rappresentato dagli enti promotori, che invece devono essere messi in condizione di poter esprimere le potenzialità che li contraddistinguono, perché risultano essere la fonte di maggiore attrazione formativa.  Perciò la commissione continentale Europa e Africa del Nord ritiene urgente rilanciare il ruolo dei corsi di lingua e cultura italiana affidandogli anche una nuova missione da definire nella riforma della circolare numero XIII. A questo riguardo occorrerà istituire una cabina di regia di coordinamento per la promozione della lingua e cultura italiana all’estero, nella quale è opportuna ed essenziale anche la rappresentanza del CGIE. Intanto per la funzionalità e la buona performance dei corsi di lingua e cultura italiana la Commissione continentale sollecita l’ufficio V della DGSP a rivedere le tempistiche per l’erogazione dei contributi e il ripristino dei piani paese. E’ diventato impellente mettere in rete le scuole e i soggetti promotori della promozione linguistica e culturale all’estero.

L’aumento costante degli Italiani all’estero è ormai esponenziale e solo il numero certificato dalle iscrizioni AIRE negli ultimi dieci anni registra una crescita di oltre il 40 per cento. Questa fase sembra inarrestabile e per questo la Commissione continentale sollecita il futuro governo a mettere in campo strumenti di accompagnamento e di programmazione specifica per l’espatrio, a favorire l’assistenza ai nuovi arrivi facendo leva sia sui Comites, sia sul mondo associativo, nonché l’adeguamento di talune normative, come il riconoscimento dei titoli di studio e delle competenze acquisite, per favorire l’inserimento professionale nei paesi d’approdo e quindi a caldeggiare il ritorno in patria dopo le esperienze maturate all’estero. L’istituzione di sportelli informativi presso le varie regioni italiane potrebbe essere un utile strumento per informare e per monitorare meglio l’evoluzione delle nuove mobilità. La programmazione della Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome-CGIE vede le commissioni del CGIE impegnate, già da oggi, a promuovere progetti innovativi e lungimiranti nei propri ambiti. Per quest’anno sono stati messi in cantiere alcuni convegni o seminari sulle politiche giovanili e sulle donne italiane in emigrazione. Per far girare la ruota del sistema italiano nel mondo, assume grande importanza il rafforzamento della comunicazione e la diffusione dei nuovi media per far circolare le notizie. La stessa riforma della legge sull’editoria all’estero, va rivisitata perché nella sua applicazione riporta le criticità che avevano spinto l’assemblea plenaria del novembre scorso ad esprimere un parere condizionato all’approvazione, e che va rivisto.  

La Commissione continentale europea sostiene che alla vigilia del rinnovo del parlamento europeo occorra rilanciare il progetto “dell’Europa in movimento” che tende ad istituire un consiglio degli Europei per creare un’Agenzia Europea,  che si occupi trasversalmente delle necessità dei cittadini che vivono al difuori dei confini del proprio paese.

La riforma della pubblica amministrazione avvenuta di recente in Italia vuole essere l’occasione per migliorare i servizi consolari, per snellire e semplificare le procedure, e dotare la rete consolare di strumenti tecnologici moderni. Il primo test utile dovrebbe essere l’adeguamento dei consolati all’emissione delle carte d’identità di nuova generazione, che saranno messe a regime entro la fine di quest’anno da tutti i comuni italiani.

Per garantire la rappresentanza di alcuni paesi europei che non hanno consiglieri nel CGIE la Commissione continentale chiede alla DGIT del MAECI di decretare la nomina dei consiglieri seguenti:

Manfredi Nulli e Luigi Billé per rappresentare la comunità italiana in Irlanda

Giuseppe Stabile per rappresentare la comunità italiana in Portogallo

Tony Mazzaro per rappresentare la comunità italiana in Austria

Andrea Mantione per rappresentare la comunità italiana in Danimarca

In preparazione della prossima assemblea continentale la Commissione da mandato al vicesegretario di contattare il presidente del Comites di Metz per organizzare i preparativi della ricorrenza del centenario della fine della Grande Guerra.

L’assemblea continentale ha approvato gli ordini del giorno seguenti:

Ruolo, prerogative e remunerazione dei revisori dei conti scelti dai Comites emendamento art. 3, comma 4

Rafforzamento degli organici della Rete Consolare italiana all’estero. Consultazione del CGIE per le assegnazioni ai vari consolati e ambasciate.

Promuovere la collaborazione nelle attività culturali e di promozione del sistema Italia svolte dagli Istituti Italiani di Cultura, Camere di commercio, Enit, Comites e CGIE

Rivedere i criteri per l’erogazione dei contributi alla stampa italiana all’estero. Includere nei criteri anche i contributi ai nuovi media che possono beneficiare di streaming audio e video.

A conclusione dei lavori una delegazione della Commissione Continentale Europa e Africa del Nord ha visitato la casa di cura della fondazione Don Orione di Bucarest e si è intrattenuta con il vescovo Ian Rubu.

Numerosi rappresentanti delle associazioni italiane e degli imprenditori presenti in Romania, sono intervenuti alla riunione della Commissione continentale e convintamente hanno esposto la richiesta di istituire una rappresentanza del Com.It.Es. con l’ambizione di creare sistema tra loro.

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