Governo: Salvini, l’Italia non e’ un paese libero

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”In queste ore mi sto convincendo del fatto che l’Italia non è un Paese libero”. Lo ha detto Matteo Salvini parlando a Terni al congresso della Lega della regione Umbria. ”Non pensavo – ha spiegato – che in Italia non si potessero ridiscutere i trattati europei, ho scoperto che dire qualcosa che non è in linea, e voler cambiare qualcosa per il bene dei cittadini italiani non si può, perché se lo fai sale lo spread e non parte il governo. Sono contento dell’accordo trovato con persone diverse e del fatto che i nostri lo abbiamo promosso e mi abbiano detto ‘vai, se riesci a farlo sei il mio eroe’, però, per farlo devo avere un governo libero senza subire telefonate di consiglio o di minaccia da Bruxelles da Berlino, Parigi o Francoforte. Io non mi sono mai occupato dei loro ministri, ognuno a casa sua fa quello che vuole. Mi piacerebbe che l’Italia tornasse ad essere un Paese libero”.

No alle “minacce della Ue”, un governo con la Lega “nasce solo se è libero”, e dunque a questo punto “se siamo ancora una democrazia resta solo restituire la parola agli italiani per chiedere un mandato pieno per fare da soli quello che vogliamo fare”. Giuseppe Conte è ancora nello studio di Sergio Mattarella quando Matteo Salvini prende la parola a Terni, ma che tutto sia saltato – in primis sul nome di Paola Savonacome ministro dell’Economia – è già chiaro. Il leader della Lega parla al congresso del Carroccio dell’Umbria, e sferra un attacco senza precedenti al Quirinale: “Se qualcuno si prenderà la responsabilità di non far nascere un governo pronto a lavorare domani mattina, lo vada a spiegare a 60 milioni di italiani”. E ancora: “Sentirsi dire che uno non può fare il ministro perchè preoccupa i mercati o la Merkel, o Macron… allora io torno dai cittadini italiani e gli chiedo: se volete vivere da schiavi, votate i vecchi, se volete tornare ad essere un Paese libero, sceglieteci. Mai chinerò la testa davanti a chi non difende il bene dei cittadini italiani ma gli interessi di potentati stranieri. Sono orgoglioso di aver tenuto alta la dignità di un popolo”. Fino alla sfida finale: “Se torno al governo ripropongo il professor Paola Savona all’Economia”, visto che “il suo unico difetto è quello di difendere gli interessi degli italiani”. Che Salvini si prepari a nuove elezioni, lo dicono anche altri due passaggi. Il primo è il no netto a “minestroni”, ovvero governi istituzionali, perchè “mai andrò al governo con il Pd”. E poi il messaggio agli alleati di centrodestra: “Io non tradisco: sono andato solo quando Berlusconi mi ha detto ‘vai, prova a fare un governo col M5s’”. Una campagna elettorale che già si prepara tutta sul tema sovranista: “Mi piacerebbe che l’Italia tornasse ad essere un paese libero. Siamo un Paese a sovranità limitata: se si vota in un certo modo, preferibilmente a sinistra, i mercati sono contenti; se si osa ridiscutere regole che ci hanno portato a livelli di paura, povertà, precarietà senza precedenti, allora è un problema”. “Io ci ho provato in tutti i modi” a formare un governo “ma devo avere un governo libero, senza subire telefonate di consiglio o di minaccia dalle altre capitale europei”.

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