Punti di vista

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La governabilità sembra sia stata raggiunta. Il Centro/Destra che governa il Paese, ha, però, bisogno di “puntelli” a livello potere legislativo. Cioè in Parlamento. A questo punto, tornano le nostre perplessità sulla solidità di un Esecutivo che potrebbe essere sfiduciato nelle aule del Potere Legislativo.

Mentre il dialogo procede, l’Italia sembra aver superato, a nostro avviso, l’ultima “linea” di ritorno. Lo “stallo” parlamentare sembra terminato.

 Ma la presenza dei Partiti del “non” dialogo, ci rende ancora molto cauti nell’esprimere concrete considerazioni. A nostro avviso, l’accoppiata Di Maio/Renzi può avere qualche carta vincente. Dato per scontato che L’attuale Esecutivo resta a “tempo” dovrebbe, però, stimolare anche il varo di una nuova legge elettorale.

 A punto in cui siamo, la governabilità è una scusante per allungare la sopravvivenza di un sistema che pochi avrebbero l’audacia d’eliminare dal fronte politico nazionale. Dietro quest’apparente “normalità” c’è, però, un Popolo che pretende quel cambiamento ora già in forse.

Se questo Esecutivo sgarrasse anche in un solo punto da quanto sottolineato nel suo programma, cadrebbe anche la “fiducia”; producendo addirittura un’incrinatura negli stessi partiti di maggioranza relativa.

 La crisi politica, allora, sarebbe imprevedibile e spazzerebbe via, gioco forza, anche chi avrebbe ancora qualche buona carta in mano da giocare. Il Capo dello Stato l’ha ben intuito da subito è s’è comportato nel modo migliore con la realtà politica che ha avuto di fronte. Alle sue spalle restano, però, i dubbi di un’incerta linea di “confine” che separa la Maggioranza dall’Opposizione.

Giorgio Brignola

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