Unibo. Zambe: voci su una scena del dissenso per l’estate Alma Mater

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Il Cortile d’Ercole di Palazzo Poggi ospiterà il programma culturale estivo promosso dall’Ateneo con il Comune di Bologna. Marinella Manicardi, Donatella Allegro, Eugenio Papalia, Michele Di Giacomo, Simone Tangolo, Gabriele Marchesini, Simone Francia, Diana Manea: i protagonisti che “daranno voce” alle opere celebrative di grandi momenti rivoluzionari della storia del ‘900, dalla rivoluzione russa al ’68 

Torna, tra giugno e luglio, un nuovo cartellone di appuntamenti per l’estate dell’Alma Mater: ZAMBE, la rassegna che animerà la zona universitaria e che darà “voce” ad opere che esprimono un dissenso. Le letture in programma,nel Cortile d’Ercole di Palazzo Poggi, saranno infatti dedicate alla celebrazione di grandi momenti rivoluzionari della storia del’900, dalla rivoluzione russa al ’68. 

Le serate estive Unibo avranno inizio martedì 19 giugno, alle 21, con la lettura del monologo irriverente di Molly Bloom e proseguiranno, sempre alla stessa ora, con i versi di Palazzeschi (26 giugno), la poesia della polacca Szymborska (2 luglio), le “Voci della BUB” precedute da una visita in Biblioteca Universitaria alle ore 20 (28 giugno, 5 luglio, 12 luglio), la poesie di Majakowskij (10 luglio), le letture dal romanzo “Porci con le ali” di Ravera-Lombardo Radice e dal poemetto “La ragazza Carla” di Elio Pagliaran (13 luglio), la poesie di Patrizia Cavalli (17 luglio) e infine la lettura di alcuni tratti de “Il Mondo salvato dai ragazzini” di Elsa Morante (23 luglio). 

Dal punto di vista tematico, ogni serata offre al pubblico la lettura di un’opera che ha caratterizzato alcuni dei grandi momenti dicontestazione della storia del ‘900, dalla rivoluzione russa al ’68. Marinella Manicardi, Donatella Allegro, Eugenio Papalia, Michele Di Giacomo, Simone Tangolo, Gabriele Marchesini, Simone Francia, Diana Manea saranno i protagonisti delle dieci serate in programma nel Cortile d’Ercole. 

Le voci degli attori offriranno all’ascolto le voci di scrittori che in momenti diversi hanno espresso in modo anomalo, a volte irriverente, tutto ciò che non ha trovato ascolto nella storia ufficiale: i desideri femminili, le controculture giovanili, il riscatto e l’ironia nei confronti dei poteri ufficiali. 

Il progetto ZAMBE, curato da Università e Comune di Bologna, si realizza in continuità con le rassegne “Zambest” della scorsa estate e “La via Zamboni”, che ha animato la zona universitarie con moltissime iniziative fino allo scorso aprile. 

ZAMBE è parte di BE Here,  il cartellone estivo promosso e coordinato dal Comune di Bologna che quest’anno si presenta completamente rinnovato e che andrà avanti per cinque mesi su un territorio più esteso e molto più inclusivo, rispetto agli altri anni. 

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