Chi ha creato la crisi migratoria in Italia?

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Lo Stato che dobbiamo ringraziare più di tutti per la delicata situazione migratoria in cui da diversi anni versa l’Italia è la Francia.

La ragione? Molto semplice, perché ci dichiarò guerra nel 2011. Penserete che sia uscito fuori di senno, ma vi invito a rileggere i numerosi articoli apparsi nel 2016 dopo lo scandalo delle mail di Hillary Clinton. Grazie a Wikileaks avemmo conferma all’intuizione che il conflitto del 2011 in Libia venne scatenato dai francesi, con relativo avallo anglo-americano, per affermare la potenza transalpina e disarticolare l’influenza italiana nel settore petrolifero, oltre che per appropriarsi delle enormi riserve di oro e argento. La ricordate quella drammatica lotta con migliaia e migliaia di morti e la conseguente devastazione della nazione nord africana? I nostri cari cugini ci fecero la guerra per soffocare l’ENI e potenziare il loro colosso energetico Total.

Insomma, l’allora presidente Sarkozy liberò i cavalieri dell’apocalisse per estromettere l’Italia dal controllo del petrolio e del gas libico e proteggere il dominio coloniale in Africa. Ormai è storia nota che la decisione di destabilizzare la Libia nel 2011 fu presa essenzialmente da Sarkozy e Hillary Clinton, due persone che all’epoca rivestivano la carica di presidente della repubblica francese e segretario di stato degli USA. E una delle prove fu individuata nel messaggio di posta elettronica del due aprile 2011 inviata alla Clinton dal funzionario statunitense e suo stretto collaboratore, Sidney Blumenthal. Si tratta della email “Unclassified U.S. Department of State case No F-2014-20439 Doc. n. C05779612 Date: 12/31/2015”. Nel corpo del messaggio si specificava tra l’altro che i piani di Sarkozy erano guidati dalle seguenti ragioni:

-Il desiderio di ottenere una quota maggiore di petrolio libico.

-Aumentare l’influenza francese in Nord Africa.

-Migliorare la sua situazione politica in Francia.

-Fornire ai militari francesi l’opportunità di riaffermare la loro posizione nel mondo.

-Dare una risposta alla preoccupazione dei suoi consiglieri sul progetto a lungo termine di Gheddafi di soppiantare la Francia come potenza dominante dell’Africa francofona.

Capito? Si legge da qualche parte dell’intervento per scopi umanitari? Macché, è sempre una questione legata al denaro, al petrolio, al potere.

E la cosa ancor più avvilente fu che l’allora governo italiano accettò supinamente l’azione dei nostri alleati (Sic!) mettendo a disposizione le basi terrestri per l’attacco ad un Paese amico e ai nostri stessi interessi strategici. Quanto schifo, quanta vergogna.

La guerra voluta prevalentemente dalla Francia ha distrutto la Libia generando quel processo degenerativo che ha favorito lo sviluppo del terrorismo e dell’immigrazione selvaggia.

Ecco chi dobbiamo ringraziare!

Alfred B. Revenge

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