Bari: ci siamo, da mo’ vale

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Tempo praticamente scaduto. Da ora innanzi occorre definire tutto. E in fretta. Ieri, nella mattinata, è giunta in Comune la comunicazione della FIGC che conferisce il titolo sportivo alla Città di Bari, ovvero al Sindaco Decaro, comunicazione nella quale vengono specificate le procedute volte all’iscrizione della squadra in serie D, insieme ai requisiti: presentazione di ammissione al campionato con indicazione dei soci, istanza di affiliazione alla FIGC, un business plan che attesti la presenza dei requisiti organizzativi, finanziari e patrimoniali, un piano triennale dell’attività, la dichiarazione di impegno ad osservare le prescrizioni dell’iscrizione al torneo, ed in ultimo il versamento di un assegno circolare di Euro 150.000,00 quale contributo ex art. 52 comma 10 del Noif.

In relazione a questo, Decaro ieri sera ha diramato un bando per la procedura esplorativa per l’acquisizione di una manifestazione di interesse da parte di società sportive, volto all’iscrizione della squadra di calcio barese in serie D allegando le istanze, carteggio, business plan, come previsto, e un progetto sportivo che indichi con estrema chiarezza il modus agendi della società, vale a dire il suo modo di investimento, di azione e di promozione del calcio giovanile e la gestione impianti sportivi. “Così in breve tempo (qualche giorno) si potrà verificare se i proponenti interessati sono nelle condizioni di mettere nero su bianco – ha spiegato il Sindaco –, passaggio necessario per definire le attendibilità dei progetti. Si ha necessità di chiudere questo step in tempi molto ristretti – ha proseguito Decaro – anche prima del termine indicato dalla FIGC così da permettere il completamento delle varie procedure per l’allestimento di una squadre competitiva”.

La FIGC ha quantificato il termine massimo del sei agosto, entro le ore 14, per presentare richiesta di affiliazione e domanda di iscrizione alla serie D termine per il quale è facile aspettarsi che alcuni gruppi vogliano giocarsi la carta del ripescaggio in C, e chi ha perso la categoria potrà presentare istanza non oltre le ore 13 del 27 luglio. Nel caso del Bari, tuttavia, occorrerebbe una procedura ad personam, straordinaria, che vada oltre i termini previsti.

Come accennato nei giorni scorsi, molti sono i gruppi che si son fatti avanti. L’ipotesi della cordata “intra moenia” è, all’attualità, quella che dà maggiori garanzie anche se il numero dei soci potrebbe diminuire. Si è fatto avanti un gruppo marchigiano rappresentato dall’avvocato Fulvio Monachesi supportato da due multinazionali che gravitano nel campo dell’energia e delle costruzioni, un’azienda la cui sede è ubicata in Germania e la cui succursale italiana è ad Ascoli Piceno. Per questa opzione, nel frattempo, sarebbero state definite le cariche: l’ingegner Enrico Tatò rivestirebbe il titolo di Presidente di un organico per il quale sarebbero già stati individuati il Direttore sportivo (si parla di Capozucca del Genoa) e dell’allenatore la cui scelta ricadrebbe su un gradito ritorno, vale a dire quello di Vincenzo Torrente che ha giurato eterno amore al Bari. Anche il main sposor sarebbe stato scelto, la Conad. Il piano industriale ha carattere ventennale e punta a portare il Bari in serie A in cinque anni.

Non sono decadute ancora le opzioni di Canonico supportato da Laruccia, quelle di Blasi e quelle di Napoli & Radrizzani che stanno valutando l’ipotesi di costituire una società volta alla partecipazione alla manifestazione di interesse.

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