Dopo le bambole-robot, arriva la moglie virtuale

Scienza & Tecnologia

Di

Fabio Giuffrida

E chi l’avrebbe mai detto.. Dopo le bambole-robot, arriva la prima moglie virtuale. Una donna che messaggia con te tutto il giorno, che ti manda foto. Un personaggio che si chiama Hikari Azuma e che è stato creato da una società di Tokyo come assistente olografica virtuale: in realtà è stata comprata da molti utenti per avere un po’ di compagnia. Per questo motivo la Gatebox ha pensato bene di trasformarla in “moglie virtuale”.

Il prezzo della prima versione era decisamente più alto rispetto a quello attuale dove il costo è stato fissato in 1.300 euro più 12 euro di abbonamento mensile per accedere a tutti gli aggiornamenti. Una “moglie virtuale” che, almeno per il momento, sarà ad appannaggio dei giapponesi visto che per poter parlare con Hikari dovrete parlare, appunto, il giapponese. Non sono previste altre lingue né tanto meno quella italiana.

Il personaggio in questione è stato sviluppato nella lingua madre ma, secondo i beninformati, ci sarebbe allo studio anche una versione internazionale al punto che su YouTube è stato diffuso un video coi sottotitoli in inglese. E vista la diffusione (mondiale) della notizia, è verosimile che i produttore stiano già pensando a un Hikari Azuma che parli altre lingue e non solo quella giapponese…

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