Tragedia nelle gole del Raganello

Calabria

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Sono otto i morti accertati nella tragedia avvenuta nel pomeriggio di oggi tra le Gole del Raganello, nel territorio del comune di Civita, in provincia di Cosenza.

 

Agosto da dimenticare in Italia, dopo l’incidente sulla A14 a causa di un tamponamento che ha dato inizio ad un’esplosione, dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, oggi a causa del mal tempo, la tragedia è avvenuta in Calabria precisamente a Civita nelle Gole del Raganello (Parco Nazionale del Pollino).

Un’ oasi naturale, dove ritrovare la pace e ritrovarsi immersi da tutto ciò che la natura può offrire, ma a volte è proprio la natura a tradire l’uomo.

Nel pomeriggio si è abbattuto un fortissimo temporale che ha ingrossato il torrente delle gole del Raganello, travolgendo gli escursionisti e le guide.

Stavano facendo canyoning nelle gole del torrente Raganello, quando un’ondata di piena li ha travolti. Mentre continuano le ricerche, risultano al momento 8 le persone, che  hanno perso la vita. Cinque escursionisti sono invece ancora dispersi, mentre sono 23 le persone tratte in salvo, tra loro anche un bambino.

Non sono ancora dati confermati, perché si teme che, a causa del maltempo, altre persone siano state travolte.

Quello dei dispersi appunto, è ancora un dato incerto, perché alle gole del Raganello si accede liberamente e non tutti si rivolgono alle guide che accompagnano i gruppi di escursionisti.

Molti turisti accedono alle gole del Raganello e al Ponte del Diavolo che precede l’entrata alle gole, autonomamente, senza nemmeno utilizzare la jeep navetta, che fa da spola per coloro che non vogliono farsi il sentiero a piedi.

All’appello manca anche una guida, che potrebbe significare che i gruppi interessati dalla piena siano stati due.

L’unica certezza è, che le ricerche andranno avanti per tutta la notte, con l’ausilio di due torri faro. Lo ha detto il capo della Protezione civile della Regione Calabria Carlo Tansi, che si trova sul Pollino. “Sono circa 70 – ha detto Tansi – le unità impegnate a setacciare a tappeto l’area interessata da questa immane tragedia. La vera incognita è però costituita dal numero dei dispersi di cui al momento non si ha alcuna contezza. Quello che si sa è che le gole sono state saturate dall’acqua piovana caduta copiosamente che hanno scaraventato le persone anche a tre chilometri di distanza”.

 

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