Il Ddl Pillon e la mediazione civile nell’ambito familiare

Attualità & Cronaca

Di

Al Sig. Presidente

Ai Sigg. Componenti

Commissione Giustizia

Camera dei Deputati R

ROMA

Lo scrivente Pecoraro Giovanni, quale rappresentante legale di uno dei primi organismi di mediazione iscritto al ministero di Giustizia e titolare di camera arbitrale dal 1995, con circa 100 sedi operative sparse sull’intero territorio nazionale, regolarmente riconosciute dal citato Ministero espone il proprio punto di vista su quanto riportato in oggetto..

Il DDL Pillon su separazione e affido, non è un omaggio  alle categorie professionali, al contrario è un riequilibrare e un bilanciare dei rapporti tra la coppia in disistima reciproca, che spesso hanno una ricaduta  non soltanto sui figli minori, ma anche su tutto ciò che li circonda. Il disegno di legge Pillon, elimina le “partigianerie”, riduce i costi di Giustizia, e potenzia la figura di professionisti in mediatori civili, già abituati a verificare i rapporti controversi tra la coppia. Con la  mediazione civile obbligatoria, le coppie in crisi hanno risolto più dell’80% delle controversie patrimoniali, con costi ridottissimi e con reciproca soddisfazione per l’accordo raggiunto per mezzo di un mediatore e/o mediatrice – competente per materia – imparziale, terzo e neutrale,  designato da un organismo di mediazione iscritto presso il ministero di Giustizia. Il DDL Pillon, come detto,  non è un omaggio a nessuna categoria  professionale e non è una legge eccezionale aggiuntiva. Bisogna far presto per evitare  che mentre si discute nel “palazzo”, all’interno delle coppie in crisi  si consumino altri fatti drammatici. Per questo motivo, Vi chiedo la disponibilità  a voler ricevere un nostro  eventuale parere scritto o verbale (con audizione diretta presso la Commissione), relativo al DDL , intitolato ” “Norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità“ per la parte inerente  la mediazione civile.

Distinti saluti.

Firmato

Giurista d’impresa Dott. Giovanni Pecoraro

 

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