Desirée, 12 ore di agonia e abusi

Stalking, bullismo & Cyberbullismo

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E’ rimasta in stato di incoscienza per 12 ore prima di morire Desirée Mariottini, la sedicenne trovata morta la notte tra giovedì e venerdì scorsi nello stabile abbandonato di via dei Lucani a Roma. La sindaca Virginia Raggi, secondo quanto si apprende, proclamerà il lutto cittadino nei giorni del funerale della ragazza. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della squadra mobile di Roma, le sarebbe stata somministrata droga il 18 pomeriggio fino a ridurla in stato di incoscienza. E mentre era in stato di incoscienza sarebbe stata vittima di abusi e violenze.

LA SVOLTA – La svolta nelle indagini sull’omicidio della giovane è arrivata nella notte tra mercoledì e giovedì, quando la polizia ha eseguito due fermi. In mattinata è stato poi rintracciato, interrogato in Questura e quindi messo in stato di fermo anche un terzo uomo. I fermati sono accusati di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti e omicidio volontario. Hanno tutti precedenti di polizia per spaccio. Per l’omicidio si cerca ancora un quarto uomo. Il capo della Squadra Mobile di Roma Luigi Silipo ha detto, parlando dopo i primi due fermi, che nei loro confronti ci sono “gravi indizi di reità”. Sono in corso altri interrogatori in Questura a Roma a persone che non sono sospettate ma solo informate dei fatti.

“ABUSATA IN STATO DI INCOSCIENZA” – I fermati, secondo quanto hanno accertato gli investigatori, avrebbero “somministrato sostanze stupefacenti alla minore in modo da ridurla in stato di incoscienza” e ne avrebbero “abusato sessualmente, così cagionandone la morte avvenuta nella notte del 19 ottobre”.

“SI PROSTITUIVA PER DROGA” – Secondo le prime ricostruzioni, probabilmente Desirée conosceva i suoi aguzzini. Dall’inchiesta emerge che la 16enne era già stata nello stabile abbandonato di via dei Lucani, dove si era recata più volte nelle ultime due settimane e dove si sarebbe prostituita per ottenere droga.

I FERMATI – I fermati sono due senegalesi, rispettivamente di 27 e 43 anni, e un nigeriano di 46 anni. Tutti e tre risultano essere irregolari sul territorio italiano. Il 27enne, a quanto si apprende da fonti investigative, aveva un permesso di soggiorno per richiesta d’asilo scaduto ed era stato espulso un anno fa, ma si era reso irreperibile. Era stato rintracciato lo scorso luglio di quest’anno ed era stato richiesto il nulla osta dell’autorità giudiziaria per reati pendenti a suo carico. Anche il nigeriano risulta titolare di permesso di soggiorno per motivi umanitari scaduto. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, per la banca dati del comune di Roma era irreperibile. Uno dei tre è stato trovato nellex fabbrica di penicillina in via Tiburtina. Lo stabile è una delle prime occupazioni abusive, individuate nella lista dei prossimi sgomberi. Secondo quanto si apprende gli altri due fermati sono stati rintracciati nelle aree del Pigneto e Verano.

LE REAZIONI – A commentare la svolta nelle indagini è stato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che in tweet ha ringraziato le forze dell’ordine prima di puntare il dito verso i responsabili: “Farò di tutto perché i vermi colpevoli di questo orrore paghino fino in fondo, senza sconti, la loro infamia” ha scritto Salvini. Poi, il vicepremier è tornato a invocare “la castrazione chimica per gli stupratori”.

Il premier Giuseppe Conte ha voluto esprimere la propria vicinanza alla famiglia di Desirée: “Sono vicino ai genitori per questa tragedia. Sono padre anche io, non posso immaginare cosa si possa provare a perdere un figlio in questo modo. Sono veramente vicino, un partecipe e commosso pensiero va ai familiari in questo momento”.

“Un dolore immenso. Roma piange Desirée” twitta la sindaca di Roma, Virginia Raggi e in un video prosegue affermando: “Mi preme dire una cosa soprattutto come donna e come madre, più che da sindaca, sono scioccata dalla brutalità di questo gesto”. “E sono scioccata come queste cose siano ancora possibili. Noi oggi siamo qui insieme ai cittadini di San Lorenzo, c’è un quartiere che sta manifestando il suo amore nei confronti di questa ragazza che veramente è stata brutalizzata”, conclude la sindaca.

FIACCOLATA PER DESIREE – Si è svolta giovedì sera a San Lorenzo la fiaccolata, organizzata dai residenti, in memoria di Desirée. Ci siamo ritrovati “in via dei Lucani, ognuno con una candela, per testimoniare la nostra vicinanza alla famiglia di Desirée, la giovane ragazza che ha perso la Vita nel nostro quartiere – scrivono i membri del Comitato di Quartiere San Lorenzo -. Tutti uniti in un’unica voce di dolore, che ha coeso una comunità che non è e non sarà mai indifferente”.

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