È legge  l’accesso degli animali di compagnia sulle spiagge

Puglia

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PUGLIA – Approvata all’unanimità in Consiglio regionale la proposta di legge del M5S a prima firma del consigliere Gianluca Bozzetti “Norme per l’accesso alle spiagge degli animali da affezione”.

“Grazie a questa legge – dichiara Bozzetti – sarà regolamentato l’accesso dei cani sulle spiagge, fino ad oggi affidato alla discrezionalità dei Comuni e dei gestori degli stabilimenti balneari. Non si poteva continuare in questo modo, dal momento che oramai anche in Puglia una persona su due possiede un animale domestico”.

Nelle spiagge libere appositamente individuate dai Comuni o in quelle oggetto di concessione, in cui i gestori decidono di realizzare un’area attrezzata per l’accesso degli animali da compagnia, saranno previsti specifici spazi per il ristoro, l’abbeveraggio ed il gioco, dove i cani potranno liberamente muoversi, correre e giocare purché siano sempre sotto la sorveglianza del conduttore. Sia nelle spiagge libere attrezzate che in quelle cosiddette “animal friendly”, quindi, verranno affissi appositi cartelli multilingue contenenti le prescrizioni per l’accesso alle spiagge degli animali da compagnia e per la corretta convivenza con i bagnanti nel rispetto delle normative igienico sanitarie vigenti.

“Invitiamo adesso sia i Comuni che i concessionari delle spiagge – prosegue – a rendere operativa la norma individuando le spiagge libere su cui poter realizzare le aree attrezzate per i cani dandone opportuna comunicazione entro il 30 marzo di ogni anno. Vogliamo tutelare la salute pubblica e l’ambiente, promuovendo la protezione degli animali e l’educazione al loro rispetto. Con questa legge la Regione Puglia diventa la seconda, dopo l’Abruzzo, ad adottare una norma ad hoc per disciplinare l’accesso alle spiagge per gli animali d’affezione.

Ringrazio l’intero Consiglio per la sensibilità dimostrata nei confronti di questo argomento e mi auguro che la stessa attenzione possa essere adesso applicata alla lotta al fenomeno del randagismo, un business che costa 20 milioni di euro l’anno per le casse regionali. Gandhi diceva che “la grandezza e il progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali. Questo è il principio che ha ispirato la nostra proposta di legge – conclude – con la quale vogliamo provare a realizzare, anche sul territorio regionale, un rapporto sempre più corretto tra uomo e animali domestici”.

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