La legislazione odierna ha creato una specie di dittatura della burocrazia a danno di coloro che lavorano e producono ricchezza reale. Non esiste un qualunque atto di una qualunque impresa che non sia regolato e quindi nulla delle arti o professioni “libere” è, di fatto, libero; quindi è sicuro che solo una parte minima di imprenditori è al riparo da possibili multe o revoca di concessioni da parte della burocrazia. Si tratta di una politica posta in essere per permettere a coloro che percepiscono le tasse (appunto i dipendenti pubblici e cioè i burocrati) di continuare a percepirle contro l’interesse delle persone che producono beni e servizi che sono i pagatori di tasse.
In questa situazione è stato facile per taluni colpire i parenti dei nuovi o vecchi politici per colpire il politico stesso.
Un grande meridionale, Tomasi di Lampedusa nel suo “Gattopardo” scritto negli anni ’50 del secolo scorso, dice: “noi (i siciliani ndr) fummo i leoni, i gattopardi, dopo di noi verranno gli sciacalletti e le iene”. Come appunto accade oggi anche letteralmente.
Così papà di Maio doveva attendersi “controlli” a iosa come già li ha avuti Berlusconi e altri… e certamente avrebbero trovato qualcosa; è un gioco da ragazzi. Sono le iene -preconizzate dal grande scrittore, filosofo e politologo siciliano- che con fare mafioso cercano di prevalere sulle evidenze elettorali più plateali. È un uso che ricorda quello delle associazioni mafiose il colpire i parenti dei nemici che non si riescono a punire personalmente.
Peraltro come fa un’impresa, specie se piccola, a sopravvivere in un mondo di regole, di mondializzazione, di concorrenza sleale della grande impresa, di sindacati onnipotenti? Se quella piccola impresa esiste vuol dire che evade o viola le norme: la legge è fatta per far chiudere le imprese minori a vantaggio delle imprese maggiori e quindi l’equazione è presto fatta: se esisti vuol dire che violi qualcosa…
Per questo la reazione giustizialista di di Maio è politicamente errata: lui non è stato votato per far rispettare le leggi ingiuste che ci sono, ma perché quelle leggi vengano modificate e rese più giuste. Questo limite della prassi del Movimento pentastellato li porterà alla fine se non viene rivisto.
Canio Trione