Il budello non commestibile che si mangia

Agroalimentare & Enogastronomia

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Abbastanza buono il cotechino precotto di una nota azienda, in vendita in tutti i supermercati. Però, per quale motivo è scritto a caratteri piccolissimi, dove sono riportati gli ingredienti, nel lato sottostante della scatola, quindi meno evidente agli occhi degli acquirenti, l’avviso: “Budello non commestibile”?

Perché non è scritto chiaramente su un lato frontale? Lo fanno apposta affinché sfugga ai più? A me suona come una sorta di inganno. Moltissime persone, infatti, per difetto di vista o per fiducia verso la l’azienda produttrice o per distrazione, non leggono la piccolissima scritta, e col cotechino mangiano anche il budello non mangiabile. Inoltre: il budello non commestibile, una volta cotto, diventa una cosa sola col cotechino, quasi un colla che è difficile separare dalla carne, così che si è costretti o a mangiarlo nonostante non sia mangiabile, oppure a sacrificare un po’ del cotechino stesso, asportando il budello assieme a parte dell’insaccato.

Carmelo Dini

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