UDINE – “L’Europa, anziché discutere sulla ripartizione
delle quote, utilizzi la propria forza politica ed economica per
far rispettare gli accordi bilaterali ai Paesi di origine che li
hanno sottoscritti”.
Un appello, quello lanciato dal governatore del Friuli Venezia
Giulia, Massimiliano Fedriga durante l’odierno incontro
sull’immigrazione organizzato dall’Arcidiocesi di Udine, che trae
origine da una specifica esigenza legata al Centro per la
permanenza e il rimpatrio di Gradisca d’Isonzo (Gorizia).
“A dispetto di un accordo bilaterale in essere – ha spiegato
Fedriga – il Pakistan non riconosce i propri cittadini e ne
impedisce il rimpatrio, lasciandoli così in carico alle comunità
del Paese di arrivo”.
Di qui, la richiesta all’Europa di “farsi parte attiva per
sostenere le realtà che, come nel caso della nostra regione, si
trovano a mantenere persone raggiunte da decreti di espulsione
ma, di fatto, non allontanabili”.