Guerriglia a Torino

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“Smentisco tassativamente i feriti non sono gravi, c’è uno degli undici arrestati in codice giallo, e un altro che uscito dalla questura ha manifestato un malore e lo abbiamo portato in ospedale ma è in codice giallo – ha detto a ‘SkyTg24’ -. Piuttosto devo dire che abbiamo decine di contusi tra i nostri uomini e qualche mezzo danneggiato. Hanno devastato anche un autobus, ma dal punto di vista dei feriti posso garantire che non ci sono feriti gravi”.

Il questore ha poi spiegato che ”la situazione si è normalizzata, abbiamo avuto dei momenti effervescenti dovuti ai tentativi di alcune frange violente di questo corteo di anarchici di penetrare in centro città o in alternativa di tonare sui luoghi che sono prossimi all’edificio che è stato sgomberato nei giorni scorsi”.

Gli scontri principali sono avvenuti sul ponte di corso Regio Parco. Gli anarchici hanno lanciato petardi e fumogeni, rovesciato cassonetti e spaccato vetrine. Un bus di linea è stato preso d’assalto e diverse auto danneggiate. A quanto si apprende, al bus, forse abbandonato dall’autista spaventato dai violenti scontri, sarebbero stati spaccati i vetri così come a diverse auto che gli anarchici, forse un migliaio, hanno incontrato sul loro percorso. Al tentativo degli antagonisti di sfondare il cordone, le forze dell’ordine in assetto anti sommossa hanno risposto con il lancio di lacrimogeni e mettendo in funzione gli idranti.

Il questore ha spiegato che i fermati “saranno deferiti e tratti in arresto per una serie di reati che vanno dalla devastazione, al blocco stradale, alla resistenza aggravata al lancio di ordigni”. “Le frange violente che abbiamo dovuto contenere – ha aggiunto Messina – sono frange che fanno capo al movimento anarco-insurrezionalista sociale, cioè un gruppo di anarchici insurrezionalisti che partono dalla protesta sociale per poi agire con la sovversione nei confronti dello Stato. Sono violenti che hanno raccolto per una prima parte la solidarietà di alcuni No Tav, che sono entrati a far parte di questo corteo, composto da oltre 1000 persone, anche se nessuno dei componenti No Tav è stato coinvolto negli scontri“.

Dura la reazione del ministro dell’Interno, Matteo Salvini che invoca la ”galera per questi infami“. “Ridotti quasi a zero gli sbarchi – commenta Salvini – adesso si chiudono i centri sociali frequentati da criminali”.

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