Il bivio

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Da noi l’economia e la politica convivono ancora in modo anomalo. Mancano, tuttora, segni d’intesa concreta. Ci riferiamo a quella sorta di rapporto nel quale le necessità sono ridimensionate dalla volontà d’uscire dalle “polemiche”. Manca, in definitiva, la condivisione dei problemi che dovrebbe essere supportata da un impegno politico che l’Alleanza Lega/5S non ha fatto ancora emergere.

L’Italia è una terra di relazione per uomini, civiltà e culture. Oggi come per il passato. Anche se le “vacche grasse” non ci sono più, l’inerzia può essere sostituita da una volontà di ripresa priva di contese. A nostro avviso, non è incoraggiata la voglia d’aggregazione per ritrovare, con un impegno comune, la strada smarrita.

Questo Esecutivo ha delle responsabilità da onorare. Dopo un anno dal suo insediamento, questo Governo ha ancora da qualificarsi.  Il concetto del “fare” avrà senso se sarà accompagnato dalla volontà di “riuscirci”. Il tutto tramite un sistema più spedito che la nostra politica sembra non aver trovato. Il tempo delle nuove strategie è ancora teorico e neppure tutto condivisibile.

Le prospettive politiche di questo Centro/Destra potrebbero non mutare il profilo sociale del Paese. Intanto, la Penisola sarà interessata da cambiamenti, non solo marginali, che andranno a coinvolgere l’economia. Insomma, restano circa altri quattro anni d’ipotetico governo e per questo Esecutivo sarà dura tirare avanti. Siamo a un bivio: o si ritrova il principio d’appartenenza e collaborazione o lo stallo socio/economico potrebbe trovare nuovi spazi per mantenere il Bel Paese in coda all’UE.

Giorgio Brignola

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