La Pasqua di Papa Francesco, “ribaltiamo la pietra dell’indifferenza”

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Papa Francesco, al termine della benedizione Urbi et Orbi dalla Loggia centrale della Basilica, prega per le vittime dello Sri Lanka. “Ho appreso con tristezza e dolore la notizia dei gravi attentati che, proprio oggi, giorno di Pasqua, hanno portato lutto e dolore in alcune chiese e altri luoghi di ritrovo dello Sri Lanka”, afferma il Pontefice.”Affido al Signore – aggiunge – quanti sono tragicamente scomparsi e prego per i feriti e tutti coloro che soffrono a causa di questo drammatico evento”.

Francesco pensa alle “tante sofferenze del nostro tempo”. Al Medio Oriente “lacerato da continue divisioni e tensioni”, la Siria “vittima di un perdurante conflitto”, lo Yemen dove i bambini sono “stremati dalla fame e dalla guerra”, la Libia dove “persone inermi hanno ripreso a morire” e molte famiglie “sono costrette a lasciare le proprie case”, l’Africa (Burkina faso, mali, Niger, Nigeria, Camerun, Sudan e Sud Sudan) “amato continente” ancora “disseminato di tensioni sociali, conflitti e talvolta da violenti estremismi che lasciano insicurezza, distruzione e morte”, l’Ucraina “che continua a soffrire per il conflitto ancora in corso”, il Venezuela con tanta gente “priva delle condizioni minime per condurre una vita degna e sicura”, il Nicaragua in cui si spera si trovi “al piu’ presto una soluzione pacifica”. Francesco esorta a non essere “freddi e indifferenti” ma a diventare “costruttori di ponti, non di muri”.

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