Salvini all’attacco dei magistrati

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 Ll’attacco di Salvini ai magistrati, ‘alcuni incompatibili al ruolo’: 
migranti e zone rosse, il Viminale fa una ‘lista di sgraditi’

Il Viminale impugnera’ la sentenza del Tar Contro le cosiddette ‘zone rosse’ e quelle dei tribunali sull’iscrizione anagrafica di cittadini stranieri il Viminale impugnera’ la sentenza del Tar . L’idea è quella di rivolgersi all’Avvocatura dello Stato per valutare se alcuni magistrati che hanno emesso le sentenze avrebbero dovuto astenersi ‘per posizioni in contrasto con le politiche del governo in materia di sicurezza’.

“Il ministero dell’Interno impugnerà la sentenza del Tar di Firenze contro le cosiddette zone rosse ed è pronto a riformulare l’ordinanza per allontanare da alcune aree cittadine balordi e sbandati. Scatterà il ricorso anche contro le sentenze dei tribunali di Bologna e Firenze a proposito dell’iscrizione anagrafica di alcuni cittadini stranieri”. E’ quanto rendono noto fonti del Viminale che chiariscono: “Il Viminale intende rivolgersi all’Avvocatura dello Stato anche per valutare se i magistrati che hanno emesso le sentenze avrebbero dovuto astenersi, lasciando il fascicolo ad altri, per l’assunzione di posizioni in contrasto con le politiche del governo in materia di sicurezza, accoglienza e difesa dei confini. Idee espresse pubblicamente o attraverso rapporti di collaborazione o vicinanza con riviste sensibili al tema degli stranieri come “Diritto, immigrazione e cittadinanza” o con avvocati dell’Asgi (associazione studi giuridici per l’immigrazione) che hanno difeso gli immigrati contro il Viminale”.

“Non faccio liste” di proscrizione dei giudici: “prendo atto del fatto che, su migliaia di giudici che fanno onestamente il loro lavoro, qualcuno invece fa politica, scrive libri va a convegni a favore delle porte aperte per l’immigrazione. E’ normale che un giudice va ad un convegno che e’ uno spot per l’immigrazione di massa e poi giudica la politica del ministero dell’Interno?”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini al programma Mattino 5 su Canale 5. tornando sulle polemiche di ieri dopo gli attacchi ai magistrati di Firenze e Bologna.

L’Anm che esprime “sconcerto a fronte degli attacchi personali provenienti da rappresentanti delle istituzioni”. Accuse che Salvini rispedisce al mittente: “Non intendiamo controllare nessuno né creare problemi alla magistratura, soprattutto in un momento così particolare e delicato come quello che sta vivendo il Csm”, spiega. “L’Avvocatura dello Stato saprà consigliarci per il meglio: ci chiediamo, col dovuto rispetto, se alcune iniziative pubbliche, alcune evidenti prese di posizione di certi magistrati siano compatibili con un’equa amministrazione della giustizia. Parliamo di iniziative pubbliche e riportate dai media, come è facilmente verificabile su internet”, aggiunge. Un’accusa, neanche troppo velata di ‘partigianeria’ dalla quale però i giudici dovrebbero astenersi, altrimenti, dice lapidario: “ti fai eleggere, vai in Parlamento e cambi la legge”.

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