Crisi di Forza Italia è la scarsità di personale politico e assenza sul territorio

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Giancarlo Lehner: “La crisi di Forza Italia è dovuta anche alla scarsità del personale politico e all’assenza in Parlamento e sui territori. Io dicevo a Berlusconi di cacciare gli assenteisti, ma lui non caccia mai nessuno. Carfagna? Lei ha lavorato molto, anche se io sono stato spesso critico con lei perché aveva il vizio di fare politica urbana, non si allontanava mai da Salerno e Napoli. Toti coordinatore di Forza Italia? E’ stato l’ennesimo colpo di genio di Berlusconi. Berlusconi ha compreso che Toti è un personaggio che ha una forza trainante che ad altri manca. Le critiche di Meloni e Salvini a Berlusconi? Berlusconi è il padre politico anche di Salvini e della Meloni, quindi loro sono un po’ ingrati”

Giancarlo Lehner, giornalista ed ex parlamentare del PDL, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sulla crisi di Forza Italia. “Ho conosciuto Silvio Berlusconi nel 1995, un anno dopo la sua discesa in campo –ha affermato Lehner-. Da allora ovviamente ho mantenuto un rapporto di collaborazione e di idee avendo una grande stima verso l’uomo, che è un uomo di straordinaria intelligenza. Anche se talvolta sono critico con lui. La grande promessa della rivoluzione liberale è stata assolutamente mancata. L’altra critica, che ho fatto a suo tempo, è che il personale politico di Forza Italia in media, a parte alcune eccellenze, è stato abbastanza scadente anche sul piano dell’impegno. Ricordo di aver scritto una serie di articoli sull’assenteismo in Parlamento. Il PDL spesso andava sotto in Parlamento, nonostante avesse una maggioranza schiacciante, perché molti parlamentari se ne stavano altrove. Io ho sempre avuto stima della Lega perché sui territori ci sono sempre stati, a fare campagna elettorale anche nei posti più sperduti. Quando io parlavo a Berlusconi di questi problemi e gli chiedevo di essere più severo, lui li giustificava. Perché lui non caccia mai nessuno, ha questa regola. Siccome Forza Italia era Berlusconi, a lui non interessava che il personale politico non fosse all’altezza. E’ stato un male secondo me, perché non si è andati a lavorare sulla selezione, che è fondamentale per un partito. Carfagna? Lei ha lavorato molto, anche se io sono stato spesso critico con lei perché aveva il vizio di fare politica urbana, non si allontanava mai da Salerno e Napoli, questo era il suo limite, ma non soltanto il suo. Toti coordinatore di Forza Italia? E’ stato l’ennesimo colpo di genio di Berlusconi. Berlusconi ha compreso che Toti è un personaggio che ha una forza trainante che ad altri manca e può trainare Forza Italia. Già alcuni sondaggi dicono che con Toti FI passerebbe dall’8 al 12%. La storia di Forza Italia non è finita, anche se bisogna sapere che FI è Berlusconi, quindi lunga vita a Berlusconi perché senza di lui avremmo un’altra cosa, non Forza Italia.

Le critiche di Meloni e Salvini a Berlusconi? Berlusconi è il padre politico anche di Salvini e della Meloni, quindi loro sono un po’ ingrati, anche se l’ingratitudine in politica è molto comune”.

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