Migranti scudo di politici corrotti –  Le Ong colluse con gli scafisti

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La Costituzione a rischio con una  magistratura politicizzata

Giovanni Mercadante

Il caso della Sea watsch è l’ennesima beffa a danno dell’immagine dell’Italia. Dopo il caso della motonave Diciotti, si è consumato un altro episodio di cattiva interpretazione dell’ordinamento italiano. Leggi interpretate “ad personam”, dove a tutti i costi bisogna trovare il pertugio, il cavillo per rendere inefficace la norma. Perché  questo è il lavoro che fanno i magistrati  e i politici che si schierano a favore dell’immigrazione. Anche il Ddl di Salvini, fresco di approvazione contro le organizzazioni internazionali, è stato “neutralizzato” dal magistrato di turno di Agrigento.

La capitano Carola Rackete, tedesca, che per indole nel Dna del suo paese d’origine, dovrebbe essere rispettosa delle leggi, invece si è dimostrata ribelle contro il divieto di sbarcare nel porto di Lampedusa i migranti che trasportava a bordo, raccolti vicine alle coste libiche, non perché il mare era in tempesta, ma per scopi puramente lucrativi. Insomma se ne è infischiata della legge italiana.

Si salva gente nel mare solo se questo è in burrasca o per altri motivi ben più gravi. Qui non c’era alcuna gravità. La tedesca si è sostituita al mitico personaggio dantesco “Caronte”,  la cui sprezzante figura dagli occhi di fuoco  si faceva pagare  l’obolo per trasportare le anime da una riva all’altra del fiume Acheronte. Queste organizzazioni sono l’immagine speculare del “traghettatore mitologico”. Si nascondono dietro la maschera dell’altruismo, mentre nei loro cuori si nascondono turpi imbrogli.

La parola “salvare”, in questo caso, è un abuso linguistico e giurisprudenziale che fa leva sull’opinione pubblica per renderla più accondiscendente. La comandante tedesca, se proprio ci teneva a “salvare” (non erano in pericola di vita) i 49 migranti, poteva trasportarseli in Germania o in Olanda, visto il suo atteggiamento così determinato.

Questa faccenda ha preso la strada della disubbidienza alle leggi italiane.

Sono stati scardinati i principi della sovranità del territorio nazionale, complici soprattutto i politici nazionali che sono andati sulla motonave Seawatch per dimostrare la loro solidarietà nei confronti dei migranti e della capitana.

Il loro comportamento è stato un tradimento alle istituzioni; sono rappresentanti dello Stato italiano e come tali devono dimostrare la loro coerenza con il giuramento fatto davanti al popolo italiano per essere stati eletti. A questi personaggi va tolta l’immunità parlamentare e deferiti alla magistratura per oltraggio alle Forze dell’Ordine e al Ministro degli Interni.

I rappresentanti  del PD hanno offeso le forze di Polizia (GdF), attraversando il cordone imposto dal Ministro degli Interni Matteo Salvini davanti alla motonave battente bandiera olandese. Insomma sono saliti su un territorio straniero a farsi pubblicità? Ad insultare gli italiani con la loro strafottenza? Ma si vede a distanza che questi politici remano sempre contro, a prescindere.

La campagna elettorale, nonostante chiusa ed archiviata da un anno, continuano ad insultare il governo che deve andare a casa. Ma come, se è stato eletto senza brogli e con  voto plebiscitario?  Si urla di atteggiamento fascista, quando al popolo del PD non piace  qualcosa; come bisogna etichettare il comportamento di 4 esponenti del PD  e della sinistra italiana che per prendersi una settimana di visibilità sui media internazionali, hanno offeso gli italiani?  

Qui la situazione sta sfuggendo di mano. La democrazia va rispettata in tutti le sue sfaccettature. Piaccia o non piaccia, un  Ministro della Repubblica ha impartito  disposizioni alla Polizia di frontiera e vanno rispettate.

Un squallore che ha messo in discussione la credibilità delle istituzioni, dei suoi uomini e di tutto il sistema su cui si fonda la Repubblica Italiana.

Il disprezzo a tutti i costi dei politici di rendere inefficace un’operazione di polizia, è la chiave di lettura della deriva di questa Italia.

75 anni di Repubblica non hanno insegnato nulla a chi ci rappresenta. Viene spontanea la domanda: in caso di guerra, i politici dell’opposizione si venderebbero al primo offerente? E’ alto tradimento il comportamento dei rappresentanti del PD. Viene spontanea la riflessione. Sono stati loro a dare indicazione alla capitana tedesca di puntare sul porto, di speronare la motovedetta della Guardia di Finanza e di non avere paura della legge italiana. In Italia si trovano gli escamotage, tanto l’ordinamento è come un formaggio svizzero pieno di buchi.

Inoltre, la comandante doveva essere arrestata e portata in prigione e non agli arresti domiciliari; ha per caso un domicilio in Italia? Le hanno trovato un alloggio privato i Piduisti e il magistrato di turno.

Scagionata da tutte le accuse, la capitana è stata pure salutata con applausi come una eroina, mentre le Forze dell’ordine e il Ministro M. Salvemini sono stati sbeffeggiati. Ma così il danno  d’immagine è anche trasversale. Purtroppo per loro,  i detrattori di questa commedia sono stati coinvolti  in questa vicenda, dimostrando la debolezza dell’Italia senza carattere.

Altri Stati hanno carattere e attributi. La rivista tedesca Der Spiegel molti anni fa pubblicò un’immagine molto forte: un piatto di spaghetti, accanto la pistola e dei pizzini. Il paese della mafia, questo era il messaggio. Nessuno reclamò. Non ci fu neanche una presa di posizione nei confronti del giornale tedesco. Questo a significare che abbiamo la spalla curva, che non abbiamo neanche rispetto di noi stessi, senza dignità.

Chi ha voluto questa sconfitta, è un italiano mediocre, senza il senso di appartenenza, privo di  valori nazionali.

Qui l’accoglienza è interpretata come un dovere assoluto, nonostante il discutibile quanto repellente atteggiamento di tedeschi, francesi e olandesi. L’Italia è diventata una discarica umana. I paesi africani, da dove provengono i migranti, si stanno privando di giovani che sono il loro futuro. Lo svuotamento, l’emorragia inarrestabile dell’emigrazione, ha minato in modo irreversibile i caratteri socio-antropologici di quei paesi.  La situazione va interpretata sotto questa luce, per dare dignità e futuro a quelle popolazioni.

Non è una questione  di razzismo quanto detto innanzi, ma è una spinta ad invertire la rotta, chiedendo a tutti i paesi della Comunità europea di attivarsi a studiare progetti per fare una crociata contro lo sgretolamento delle società africane.

Ancora una volta il popolo italiano è vittima di un altruismo sventolato gratuitamente a dispetto di chi la vede diversamente.

Anche le organizzazioni sindacali sono colpevoli di questa situazione, che anziché essere a favore dell’operaio italiano distolgono l’attenzione pubblica verso i migranti per favorire le coop rosse che allestiscono campi di accoglienza.

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