ADUSBEF al fianco delle vittime e delle parti civili. “Non staremo a guardare”, esordisce il Presidente di Adusbef, Avv. Antonio Tanza.
ROMA – La vicenda di Bibbiano, per i contorni che ogni giorno va assumendo, appare sempre più grave ed inquietante. Da un lato decine di famiglie, di bambini e di urla di aiuto, dall’altro lo Stato, enti privati, professionisti, politica, insomma un intreccio pubblico/privato, che, se i processi confermeranno, passerà alla storia come uno dei crimini di stato più gravi della storia.
Sullo sfondo infatti decine di minori che urlavano aiuto e lo Stato, nelle sue articolazioni preposte, non solo sordo, ma –a quanto pare dai documenti trapelati sui giornali- parte attiva di queste urla insieme a soggetti privati.
Di fronte a fatti di tale inaudita gravità, Adusbef non può rimanere anch’essa silente; siamo nati trentacinque anni fa con l’obiettivo di lottare contro le ingiustizie che affliggono questo splendido paese, per dare voce a chi non riusciva a farsi sentire, per far valere la Giustizia.
Oggi Bibbiano e l’Emilia, ma più in generale l’Italia intera lanciano un grido di aiuto al quale Adusbef non può sottrarsi: è per questo che tutti i delegati Adusbef sono pronti a ricevere nelle sedi tutti coloro che, anche oltre Bibbiano, vogliano rappresentare situazioni di illegalità, di sopruso e di violazione delle norme nelle procedure di affido ed adozione.
Tacere, equivale ad essere complici.