Tav. Converrebbe farla e… disfarla

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La Tav si farà perché, così ha detto Conte, costerebbe troppo non farla. Ma sì, facciamola anche se magari, una volta fatta servirà a poco o a niente. Intanto darà lavoro a molti operai e grossi guadagni a molti imprenditori. Secondo me conviene farla, e magari una volta fatta, disfarla, nel senso di riempire nuovamente di pietre e di terra l’immenso buco. Come insegnava Keynes, “scavare buche per poi riempirle” è di stimolo per la ripresa. Anzi, converrebbe che lo Stato, sempre secondo le ipotesi di  Keynes, riempisse di biglietti di banca vecchie bottiglie, le sotterrasse nel tunnel pieno di rifiuti delle città, e lasciasse all’iniziativa privata di scavar fuori di nuovo i biglietti. Lavoro permanente per gli operai e guadagni permanenti per gli imprenditori.

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