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La prevenzione tra marketing borsistico salute e sicurezza pubblica   

Bisogna riconoscere una grande capacità agli uffici di comunicazione dei farmaceutici che dominano la scena tra un allarme e l’altro, magari con qualche scivolone che ancora non ha raggiunto l’attenzione delle procure, come la campagna sui 470 morti di morbillo a Londra nel 2013/14 che portò all’approvazione della legge Lorenzin https://www.corrierenazionale.net/2019/06/25/le-emergenze-sanitarie-reali-e-di-quelle-creative-e-della-scientificita/
Tentiamo di segnalarlo anche all’ex rottamatore, ancora impegnato nella lotta per difendere la “scienza” contro le Fake News, con deboli risultati https://www.corrierenazionale.net/2018/09/14/il-rottamatore-torna-in-campo-con-la-clava/ .

A fronte della delicatezza della questione, notiamo il persistere della banalizzazione delle reazioni avverse che, a fronte di quella che è stata la Regina dei CEI (Comuni Esantemi dell’Infanzia) a parte la campagna di Procurato allarme criminale della Lorenzin imboccata dai suoi consiglieri, restano campagne su qualche bambino morto per malattie gravi addebbitate con grandi campagne di stampa e TV ai genitori NO Vax http://pepe.blogautore.repubblica.it/2017/06/24/criminalizzata-una-famiglia-per-far-vincere-un-decreto/

Per il vero si insiste ancora su qualche focolaio di morbillo assimilato quasi ad una epidemia di vaiolo o di poliomielite https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/04/23/news/morbillo_vaccino_milano_lombardia_ats-224672898/

Abbastanza tragicomico l’allarme lanciato dalla Lorenzin contro l’attuale Ministro che nasconderebbe l’emergenza morbillo https://www.nextquotidiano.it/giulia-grillo-nasconde-i-dati-emergenza-morbillo/
Indubbiamente lei è una esperta di Morbillo https://youtu.be/gSasDe-Xf9o con i suoi grandi studi statistici su Londra.

Essendo le vaccinazioni uno dei mezzi più importanti che l’Umanità ha avuto per combattere le malattie infettive assieme alle misure di igiene pubblica e agli antibiotici, fa spece la spinta speculativa persistente da parte di gente interessata agli indici borsitici e che della salute pubblica si interessa poco, troppo poco, per affidare, come fece l’ex rottamatore e la sua ministra Lorenzin, il dipartimento Prevenzione del Ministero Salute in mano a un uomo Consigliere della Fondazione .

Banalizzare le reazioni avverse ai vaccini a fronte di malattie la cui mortalità viene inventata dagli uffici “preposti” come evidenziato sopra, deve attirare l’attenzione del Parlamento alle prese con la Riforma della Legge liberticida che sta spaccando il Paese, le famiglie e le scuole per mantenere alti i rendimenti delle farmaceutiche e associati

Per la Poliomielite che era una malattia invalidante e mortale fu saggio accollarsi il peso umano e sociale delle reazioni avverse di cui leggiamo da una nota:

Dopo la somministrazione del vaccino Sabin (OPV) possono raramente insorgere, nel ricevente paralisi vaccino-associate, dovute a reversione alla neurovirulenza dei ceppi viralit attenuatiin particolare i sierotipi 2 e 3, che sono geneticamente più instabili (1-3). Il rischio di poliomieliteassociata a vaccinazione (Vaccine-Associated Paralytic Poliomyelitis, VAPP) èt tuttaviamolto basso; i dati dell’OMS, indicano un caso per 600.000 bambini vaccinati con la prima dose, e un caso su 12.000.000 bambini vaccinati con le dosi successive.

Invece per epidemie di morbillo mortali a Londra, inventate dalla Lorenzin e dai suoi uffici, forse non serve pagare prezzi cosi alti e di più, visto che ne facciamo dieci e oltre.

Forse è tempo che la poltica industriale sulla Prevenzione ritorni allo Stato e che la la Ricerca e la Produzione dei Vaccini, esca dalle spire talvolta perverse del Mercato borsistico, dove si gioca non solo con i profitti, ma con la vita delle Popolazioni.

Forse è tempo di nazionalizzare il settore passandolo all’Istituto Farmaceutico Militare di Firenze, che potrà lavorare a produrre vaccini singoli, oltre le avventure esavalenti, quando sui militari si possono fare al massimo 5 vaccini, dopo opportune valutazioni immunologiche.

La salute prima di tutto… anche prima degli affari … o no?

Vincenzo Valenzi

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