Scuola, via libera all’assunzione di 53 mila docenti

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M5S AVANZA RILIEVI. DA CDM OK A DL CRISI IMPRESE E LATTE 

Nell’ultimo Consiglio dei ministri prima della pausa estiva, riunito e subito sospeso nel primo pomeriggio, conclusi a tarda ora, Salvini non c’era. Impegnato a un comizio ad Arcore. Una scelta assurda per il M5S. Eppure, nonostante l’assenza del leader della Lega e vicepremier,il Carroccio manda in porto uno dei suoi obiettivi: autorizzata l’assunzione nella scuola di 53.627 docenti, 2.117 dirigenti scolastici, 7.646 unita’ di personale Ata e 355 unita’ di personale educativo. Approvato anche il decreto sui prodotti caseari. E su entrambi i Cinquestelle avanzano rilievi, precisando nella nota finale che il si’ e’ ‘salvo intese’. Si’ del cdm anche al decreto sulle crisi aziendali, con norme sui rider e sull’ex Ilva.

“Nella riunione di questa sera, il Consiglio dei ministri ha deliberato – su proposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione e del Ministro dell’Economia e delle Finanze – l’autorizzazione all’assunzione di nuove unità di personale del comparto Scuola e Afam, richieste del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L’autorizzazione riguarda, per l’anno scolastico 2019/2020, l’assunzione a tempo indeterminato di 53.627 unità di personale docente, 2.117 dirigenti scolastici, 7.646 unità di personale Ata e 355 unità di personale educativo.

È stata autorizzata anche la trasformazione a tempo pieno di contratti a tempo parziale di 226 unità di personale Ata. Per le esigenze del Comparto Afam, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca potrà inoltre procedere all’immissione in ruolo di 191 unità di personale tecnico-amministrativo e di 1 unità di Direttore Amministrativo EP/2. La Lega crede fermamente nella Pubblica Amministrazione, e la Scuola, l’università e la ricerca sono settori chiave per il futuro del Paese. Risorse stanziate, assunzioni mirate, iniziative precise per migliorare i servizi: questa la nostra azione, questi i fatti concreti”. Lo affermano in una nota congiunta i ministri per la Pubblica Amministrazione e dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Giulia Bongiorno e Marco Bussetti.

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