Il PD mi sembra sempre alla vigilia dello sfascio

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Di

Manuele Maccaluso

La Repubblica l’altroieri apriva la sua prima pagina con il titolone: “Migranti, io accuso il Pd”. L’accusatore era Matteo Renzi il quale aveva inviato una lettera al giornale. A completamento del titolo veniva ripresa un’altra accusa di Renzi a Paolo Gentiloni: “Pavidi sullo Ius soli, crollammo nei sondaggi”. Quel titolone diceva tutto e in esso c’era tutto Renzi. Infatti il personaggio non si smentisce mai: l’unica cosa che lui salva della politica del Pd è il suo governo. Ed il suo agire.

Mi chiedo: c’è un solo osservatore politico che abbia detto che il crollo elettorale del Pd fu causato dal fatto che Gentiloni non fece votare la legge sullo ius soli e non pose la questione di fiducia su questo? Non mi risulta. Soltanto Renzi sostiene questa non verità per negare quel che tutti hanno capito e sanno: il crollo del Pd si è verificato con il crollo del governo Renzi dopo la bocciatura del referendum sulla riforma costituzionale. Una bocciatura dovuta soprattutto al modo personalistico e arrogante con cui Renzi condusse la campagna referendaria. E c’è qualcuno che si accorse che Renzi, segretario del Pd, disapprovò l’opera del ministro Minniti sull’immigrazione? Lui lo fa adesso, in questa lettera, mentre sul tema infuriano le polemiche: Renzi vuol apparire intransigente sostenitore delle ragioni dei migranti dovunque e comunque arrivino.

Paolo Gentiloni, sempre su La Repubblica, scrive anch’egli una lettera e risponde a Renzi con garbo e con argomenti incontrovertibili. Infatti il suo scritto inizia con la frase “Io accuso Salvini”. Un Salvini, mai nominato da Renzi, che continua a fare la sua politica sull’immigrazione e a sfasciare quel che Minniti aveva costruito con un certo successo. Un’azione, quella del governo Gentiloni e del suo ministro dell’Interno, che si può anche discutere ma con serietà e con argomenti. Il fatto è che l’alternativa a quel metodo è stata l’opera nefasta di Salvini. Il quale, però, ha guadagnato ampi consensi anche perché sembra che non ci siano alternative umane che regolino il flusso migratorio. Gentiloni ricorda che il suo governo non aveva la maggioranza per approvare la legge sullo ius soli mentre il governo Renzi l’aveva ma quella legge non fu varata.

Intanto i giornali scrivono che Luca lotti, pupillo di Renzi, autosospesosi per i motivi che tutti conosciamo, ha riunito la corrente renziana per autodifendersi e per segnalare che quella parte del partito c’è. Come si concluderà nel Pd questo gioco non lo so. Ma questo partito sembra sempre alla vigilia dello sfascio mentre è il Paese allo sfascio. E, come ho detto altre volte, una scissione sarebbe un errore e un danno, non solo per il centro sinistra ma per l’Italia.

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