Matteo Salvini sull’alleanza giallorossa: “Governo di perdenti e poltronari”

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Il segretario della Lega, Matteo Salvini, pervaso da un profondo scoramento riguardo l’imminente insediamento del nascente esecutivo di componente ibrida Movimento 5S  e Partito Democratico, esterna convintamente i suoi giudizi che stroncano in partenza tale alleanza fittizia e negata a priori dal popolo italiano 

 

Written by:  Monica Montanaro

Il segretario della Lega, Matteo Salvini, commenta in una diretta su Facebook  il plebiscito riscontrato con il voto su Rousseu che ha approvato il governo giallorosso in cantiere: “Il governo delle poltrone dura poco, non possono scappare dal voto per sempre. A testa alta, pronti a difendere gli Italiani e a tornare a vincere! Onore e dignità valgono più di 100 ministeri, mai col PD – prosegue l’ex ministro dellì’Interno -. Dicono di farsi schifo e poi fanno l’esecutivo. Onore e dignità valgono più di mille poltrone”.

L’ex vicepremier del governo giallo-verde decaduto ribadisce con fermezza: “E’ il governo degli orrori, un esecutivo di perdenti e poltronari. Già in queste ore sono tornate 10 navi delle Ong nel Mediterraneo, riaprono i porti, riaprono i confini, riaprono le caserme che ospitano i migranti”. “Il governicchio neo nascente – afferma Salvini – è sostenuto da 60mila militanti dei 5 stelle che hanno votato e per cui porto rispetto e non mi permetto di giudicare. Sarebbe stato più serio chiedere il parere a 60 milioni di italiani, sarebbe stato meglio. Lo dico a Di Maio e Zingaretti: potete scappare per qualche mese dalle elezioni, ma non all’infinito. Prima o poi si arriva al voto libero e democratico, non come quello della piattaforma Rousseau. Arriverà il voto di 60mln di italiani, non di 60mila clic”, inveisce il segretario del Carroccio. 

“In questo momento Renzi e Grillo, o Di Maio e la Boschi li vedo in una stanza, al telefono, a spartirsi le poltrone” perseguita nell’attacco Salvini,  e al contempo rimarca la linea del suo partito: “Io sono orgoglioso che la Lega sia fuori da questo mercato delle vacche disgustoso”. Poi dirige le sue stilettate contro il premier riconfermato nell’incarico al vertice del prossimo esecutivo: “Il signor Conte da avvocato del popolo è diventato avvocato dei poteri forti, pare che la lista dei ministri arrivi per metà da Berlino e per metà da Parigi. Se lo dicono a vicenda ‘mi fate schifo’, i grillini lo dicono al Pd, quelli del Pd lo dicono ai grillini, però l’importante è non andare a votare, perché vince la Lega, e in un mese si passa da governo con la Lega al governo con il Pd. Sicuramente avete un fegato che io non ho”, ossia, “di dire il lunedì il contrario di quello che hai detto la domenica”. “Per me – ribadendo il suo slogan identitario – onore e dignità valgono più di mille poltrone”.     

“Era tutto bloccato e ho detto ‘facciamo scegliere gli italiani’, ‘diamo il voto agli italiani’ – continua ancora Salvini -. Avevo sottovalutato probabilmente la fame di potere e delle poltrone del Pd e dei 5stelle. Meglio ingenui che altro”. In conclusione Matteo Salvini lancia accuse pesanti anche alla sindaca di Roma, Virginia Raggi: “In questo anno di governo per sostenere Roma ho provato a fare di tutto e di più, ma se uno non è capace, non è capace” ha dichiarato determinato il leader leghista.    

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