Gentiloni presidente della commissione affari economici

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Pronti a prorogare la Brexit

Ursula Von Der Leyen, presidente della nuova Commissione europea, scioglie ogni riserva sulla sua squadra e conferma Paolo Gentiloni agli Affari Economici. E assicura che nel caso in cui Londra chiedesse una proroga sulla Brexit l’Ue sarebbe pronta a concederla anche se servirebbe la nomina di un Commissario.

Politico di lungo corso, 28esimo presidente del Consiglio dopo l’onda del referendum 2016 che travolse l’esecutivo di Matteo Renzi in cui era titolare della Farnesina, Paolo Gentiloni è il nuovo commissario Ue agli Affari economici e Monetari. “Ringrazio Ursula Von der Leyen. In un momento cruciale per il futuro dell’economia europea mi impegnero’ per il rilancio della crescita e per la sua sostenibilita’ sociale e ambientale. Cerchero’ di onorare l’Italia e lavorero’ nell’interesse di tutti i cittadini europei”, scrive su twitter Paolo Gentiloni dopo la nomina a commissario europeo agli Affari economici.

Nella squadra dell’esecutivo Ue anche Johannes Hahn (Austria) che si occuperà di Bilancio e amministrazione; Didier Reynders (Belgio), avvocato di professione ed ex ministro delle finanze nazionale sarà il responsabile della Giustizia (compreso il tema dello Stato di diritto); Mariya Gabriel (Bulgaria), attuale commissario europeo, è alla guida del portafoglio all’Innovazione e gioventù; Stella Kyriakides (Cipro), psicologa medica con esperienza pluriennale nel campo degli affari sociali, della salute e della prevenzione del cancro, guiderà il portafoglio della Salute; Kadri Simson (Estonia) è membro del parlamento estone da lungo tempo e ministra degli Affari economici e delle infrastrutture e sarà la responsabile dell’Energia; Jutta Urpilainen (Finlandia) si occuperà di partenariati internazionali, dopo essere stata ministra delle Finanze e membro della commissione per gli affari esteri del parlamento finlandese, e aver lavorato come inviata speciale in Etiopia; Sylvie Goulard (Francia), ex deputata dell’Europarlamento, è guiderà la delega al Mercato interno e sarà responsabile della nuova direzione generale dell’Industria della difesa e dello spazio.

László Trócsányi (Ungheria) è l’ex ministro della Giustizia dell’Ungheria e sarà a capo del portafoglio Vicinato e allargamento; Phil Hogan (Irlanda), attualmente commissario per l’Agricoltura, è stato indirizzato al Commercio; Virginijus Sinkevičius (Lituania), il ministro lituano dell’Economia e dell’innovazione sarà responsabile della delega Ambiente e oceani; Nicolas Schmit (Lussemburgo) sarà responsabile del portafoglio Lavoro; Helena Dalli (Malta) che ha consacrato la sua vita politica all’uguaglianza guiderà il portafoglio Uguaglianza; Janusz Wojciechowski (Polonia), attualmente è membro della Corte dei conti europea, sarà alla guida della delega all’Agricoltura; Elisa Ferreira (Portogallo) vice-governatore del Banco de Portugal guiderà il portafoglio Coesione e riforme; Rovana Plumb (Romania) eurodeputata ed è un’ex ministra dell’Ambiente e dei cambiamenti climatici, ministra del Lavoro, ministra per i Fondi europei, ministra dell’Istruzione e ministra dei Trasporti della Romania, sarà incaricata del portafoglio ai Trasporti; Janez Lenarčič (Slovenia) ex segretario di stato per gli Affari europei, ha lavorato a stretto contatto con le Nazioni Unite, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa e l’Unione europea per numerosi anni e sarà responsabile del portafoglio Gestione delle crisi; Ylva Johansson (Svezia) è la ministra del Lavoro svedese, e guiderà il portafoglio Affari interni.

Designati invece come vicepresidenti in Commissione europea: Josep Borrell dalla Spagna, attuale ministro degli Esteri spagnolo; Věra Jourová dalla Repubblica ceca, commissario della Commissione Juncker; dalla Grecia Margaritis Schinasm, ex membro del Parlamento europeo, funzionario di lunga data della Commissione europea; Maroš Šefčovič dalla Slovacchia, vicepresidente della Commissione Juncker; dalla Croazia Dubravka Šuica, deputato al Parlamento europeo. Dopo le nomine ufficiali da parte della presidente eletta, il Parlamento europeo dovrà dare il proprio consenso sulla base delle audizioni dei commissari designati nelle commissioni parlamentari competenti, che si svolgeranno nel corso delle prossime settimane. Ricevuto l’ok da parte dell’Eurocamera spetterà al Consiglio europeo nominare formalmente la Commissione europea.

Paolo Gentiloni quando sarà commissario europeo all’Economia dovrà “fare in modo che l’Europa aumenti la propria resilienza agli choc e assicurare stabilità, in caso si verifichi un’altra recessione. Gli attuali livelli elevati di debito sono una fonte di rischio ed un vincolo per i governi, poiché impedisce di assicurare una stabilizzazione macroeconomica quando ce n’è bisogno”. Lo scrive la presidente eletta della Commissione Europea Ursula von der Leyen, nella lettera inviata al futuro commissario europeo all’Economia. Von der Leyen precisa poi di non avere in mente solo il debito pubblico: “Dovrà guardare – scrive a Gentiloni – a come affrontare i livelli di debito sia nel settore pubblico che in quello privato”. L’Italia ha un elevato debito pubblico in rapporto al Pil, superiore al 130% del Pil, ma ha anche un debito privato inferiore a quelli di altri Paesi europei: mentre nel 2018 il debito privato del nostro Paese ammontava al 107,6%, quello dell’Olanda, generalmente rigorista in materia di finanze pubbliche, arrivava al 241,6% (dati Eurostat) e quello della Finlandia, altro Paese del fronte del rigore, è al 142% del Pil.

Il profilo di Paolo Gentiloni come commissario designato agli Affari economici e monetari e’ un’ottima scelta. Lo ha dichiarato, dal suo profilo Twitter ufficiale, l’attuale commissario agli Affari economici e monetari uscente, Pierre Moscovici. “Saluto la Commissione europea designata da Ursula von der Leyen, politica, equilibrata e paritaria per la prima volta. Il mio successore nominato, Paolo Gentiloni, e’ un amico e un’ottima scelta. Portera’ i valori e le idee della famiglia socialdemocratica”, ha scritto.

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