E spettacoli da gran gourmet!
L’inaugurazione della Stagione di Prosa (5 e 6 novembre) è affidata alla bravura di Angela Finocchiaro, che in Ho perso il filo si mette in gioco con linguaggi espressivi mai affrontati prima (al suo fianco sei danzatori guidati da Hervé Koubi, fra i più talentuosi coreografi della scena internazionale) e rivive, con stralunata comicità, l’avventura di Teseo che combatte il Minotauro.
Di grande suggestione i testi classici in cartellone. Ne La camera azzurra, romanzo noir fra i più sensuali di Simenon, per la prima volta sulle scene, Fabio Troiano e Irene Ferri danno corpo alla vicenda dei due amanti che si ritrovano in tribunale, accusati di aver eliminato i coniugi. Uno straordinario Alessio Boni porta invece al Comunale Don Chisciotte, dal capolavoro di Cervantes, di cui è regista e interprete al fianco di Serra Yilmaz, l’attrice turca resa nota dai film di Özpetek. Sono invece Alessandro Haber e Alvia Reale i protagonisti di Morte di un commesso viaggiatore di Miller, fra i dieci lavori teatrali più significativi del Novecento secondo la classifica del “Time”. Forte del successo della passata stagione, torna sulle scene I miserabili, dal romanzo di Hugo: a capitanare un cast di eccellenti interpreti è Franco Branciaroli, che dona umanità e fierezza al complesso personaggio di Valjean.
La drammaturgia contemporanea trova spazio in Misery, dal capolavoro di Stephen King, storia di follia e orrore, con Filippo Dini e Arianna Scommegna a interpretare lo scrittore Paul Sheldon e Annie, l’infermiera che si trasforma in carceriera torturatrice per salvare il suo personaggio preferito. Di tutt’altro segno il divertente Le regole per vivere, dell’autrice scienziata Sam Holcroft: dopo il grande successo de Le prénom, la compagnia di Antonio Zavatteri porta sui palcoscenici italiani una delle commedie più comiche andate in scena a Londra negli ultimi anni. Torna a Monfalcone, attesissimo, Marco Paolini, che in Nel tempo degli dei – Il calzolaio di Ulisse racconta il rinnovato esilio cui si obbliga Ulisse dopo vent’anni di assenza e disavventure. È l’Odissea del figlio di Ulisse, invece, la protagonista del nuovo spettacolo di Gioele Dix, Vorrei essere figlio di un uomo felice, monologo personale ed estremamente divertente che ruota attorno all’idea della paternità.
È un grande musical natalizio a impreziosire il mese di dicembre: A Christmas Carol – Canto di Natale, dal celeberrimo racconto di Charles Dickens, che nella versione italiana vede Roberto Ciufoli interpretare il vecchio usuraio Scrooge e guidare un cast di 19 artisti.
In “AltroTeatro”, la rassegna dedicata ai diversi linguaggi scenici, agli spettacoli Ho perso il filo e Nel tempo degli dei si affiancano altri quattro appuntamenti. Mi chiamo Andrea, faccio fumetti, di e con Andrea Santonastaso, è una biografia a disegni, un omaggio all’arte di uno dei più grandi disegnatori italiani, Andrea Pazienza. Mario Perrotta torna al Comunale con In nome del padre, spettacolo in cui racconta la storia di tre padri, diversi fra loro per estrazione sociale e provenienza geografica, che nasce da un intenso confronto con lo psicanalista Massimo Recalcati (consulente alla drammaturgia). Almeno tu nell’universo è l’omaggio che Matilde Facheris, Virginia Zini e Sandra Zoccolan fanno a Mia Martini: un racconto in musica e parole che spazia dalle sue canzoni ai ricordi personali, dalle testimonianze degli amici alle tormentate storie d’amore, per restituire la grandezza e la fragilità di una voce potente e commovente. Dopo il successo di Pss pss della passata stagione, torna in “AltroTeatro” il nouveau cirque. In esclusiva regionale arriva Machine de Cirque, spettacolare performance dell’omonima compagnia del Quebec che raduna giocolieri, acrobati e un percussionista, tutti talenti nati nell’ambito del Cirque du Soleil: uno spettacolo energico, audace, in costante bilico fra comicità e poesia.
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