Comitato 22 procedure per la giustizia del ‘Concorsone’

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Una misura a costo zero per garantire l’efficienza della PA: la proroga delle graduatorie
Gli idonei del “Concorsone” di Roma Capitale si appellano al Ministro Dadone per la proroga delle graduatorie in scadenza al 30 settembre 2019

 

Roma, 13 settembre 2019 – Prorogare subito le graduatorie di tutte le procedure concorsuali in scadenza al 30 settembre prossimo: è questa la richiesta che il Comitato 22 Procedure per la Giustizia, che riunisce i vincitori e gli idonei del cosiddetto “Concorsone” di Roma Capitale, rivolge al Ministro per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone e ai suoi colleghi di Governo.



Le graduatorie del “Concorsone” – come quelle di numerose altre procedure in tutta Italia – scadranno infatti anzitempo per effetto di un provvedimento voluto dall’ex Ministro Giulia Bongiorno ed inserito nella Legge di Bilancio 2019. Un atto ritenuto arbitrario dagli idonei delle procedure ancora non esaurite dall’Amministrazione capitolina, che hanno superato con merito e sacrificio, negli anni addietro, regolari procedure concorsuali per l’accesso alla PA, così come sancito dalla Costituzione italiana. E soprattutto un intervento non utile a sanare i numerosi problemi delle amministrazioni pubbliche. A cominciare dall’ormai cronica carenza di personale nel settore, aggravata dalla massiccia fuoriuscita di dipendenti a causa di “Quota 100”, che finirà inevitabilmente per ripercuotersi sulla quantità e la qualità dei servizi offerti ai cittadini.

“La proroga delle graduatorie di concorso è una misura a costo zero – spiega Nadia Di Bella, Rappresentante del Comitato 22 Procedure per la Giustizia – che non graverà sul bilancio dello Stato, ma consentirà anzi un risparmio, grazie all’utilizzo di personale qualificato già selezionato. È un atto di giustizia sociale – sottolinea con vigore – che consentirà a molti giovani e a molti lavoratori precari o disoccupati di uscire da una condizione di fragilità occupazionale non più sostenibile. Uno strumento in grado di sopperire nell’immediato alla richiesta di servizi da parte dei cittadini, senza dover affrontare i lunghi tempi tecnici per l’espletamento di nuove procedure concorsuali, con i relativi costi di svolgimento”.

Nello specifico, la vicenda degli idonei dei concorsi banditi da Roma Capitale nel 2010, passata negli anni attraverso il blocco delle assunzioni e del turnover, potrebbe trovare ora una sponda nell’attuazione del punto 26 del programma di Governo, che riserva una particolare attenzione alla valorizzazione di Roma Capitale, si auspica anche con l’attribuzione di competenze e risorse degne della capitale italiana, analogamente a quanto avviene per le altre grandi capitali europee.

“Il nostro è un appello fermo e accorato al Ministro Dadone – conclude Nadia Di Bella – affinché possa porre rimedio ad una situazione critica che esige una soluzione in tempi strettissimi. Confidiamo nella sensibilità istituzionale e personale di chi, anche per dato anagrafico oltre che per cultura politica, può ben comprendere il valore e l’urgenza di una richiesta come questa. Auguriamo buon lavoro al Ministro Dadone e a tutta la squadra di Governo, nella speranza che questo possa davvero essere il Governo della svolta, anche per chi come noi non chiede un favore, ma attende fiducioso di veder sanata una situazione che reputiamo profondamente ingiusta”.

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