Il mondo delle emozioni raccontato da Federico Toro

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L’amore ha un potere salvifico da non sottovalutare. È in grado di vincere su tutto e tutti. Accresce la propria autostima e ci aiuta ad acquisire improvvisamente una nuova visione della vita e del mondo circostante. È questo il messaggio che Federico Toro, scrittore e noto giornalista ha voluto trasmettere a tutte le donne e non solo scrivendo il romanzo rosa “Io, all’improvviso” edito da Reading With Joy, linea editoriale diretta da Susanna Barbaglia.

Il personaggio di Elisabetta, trentottenne insicura e dal carattere romantico sarà molto amato dai lettori. Sarà fonte di ispirazione per tutti coloro che sono in perenne duello tra la loro parte razionale e quella emotiva.

Di com’è nata l’idea di scrivere questo romanzo, dell’amore e dell’universo emotivo ci parla Federico Toro in questa intervista esclusiva realizzata grazie alla collaborazione professionale di Susanna Barbaglia e lo staff professionale di Reading With Joy

Da dove trae ispirazione per la scrittura delle sue storie emozionanti?

Sono un attento osservatore e ascoltatore. Nella vita di tutti i giorni mi capita spesso, nei posti più disparati, di agguantare frammenti di una conversazione. Ebbene, in quel preciso istante la mia mente comincia a elaborare una trama. A volte, anche una parola può scatenare la mia fantasia.

Com’è nata l’idea di creare il personaggio di Elisabetta, protagonista di “Io, all’improvviso”?

Desideravo delineare la figura di una donna semplice, non perfetta in cui rispecchiarsi. Elisabetta è una donna di 38 anni tormentata sin dall’adolescenza dall’ago della bilancia, combatte ogni giorno contro i pregiudizi e tenta di avere una vita normale e serena, un po’ come tutti.

Nel suo romanzo il mondo delle emozioni regna sovrano. La protagonista si ritrova a duello tra la sua parte razionale e quella istintiva. Secondo lei esiste un equilibrio tra queste due dimensioni?

Per quanto mi riguarda, l’istinto è la voce dell’anima, la sensazione forte che parte dal centro del nostro essere. Dovremmo ascoltarla più spesso e fidarci. La vita è fatta di opportunità da cogliere. Credo che l’istinto ci permetta di afferrarle al volo. La parte razionale, invece, ci frena instillandoci dubbi e domande. Non è facile per me trovare un equilibrio tra le due dimensioni.

Nella sua vita si è mai trovato nella condizione di dover rischiare come ha fatto Elisabetta per abbracciare a pieno la felicità?

Sì. Alle volte nella vita è necessario “lanciarsi” per essere felici… almeno dobbiamo provarci mettendo da parte paure e insicurezze.  Anche in questo caso, per me, è sempre importante ascoltare la voce interiore.

Il suo romanzo insegna che l’amore ci aiuta a sconfiggere la solitudine e ad incrementare la propria autostima. Che altri poteri ha l’amore?

Si sa, l’amore è il motore della vita. E i suoi poteri sono immensi. Non si può concepire un’esistenza priva di amore, di passioni e sentimenti. Credo che si possa trovare dovunque, non solo in una coppia ma in un gesto di un amico, nello sguardo di un bambino, nelle moine affettuose di un animale. Dovremmo, forse, soffermarci un po’ di più per recepire le leggere sfumature dell’amore.

C’è un personaggio di “Io, all’improvviso” al quale è più affezionato rispetto agli altri? Se sì, perché’

 No, non c’è un personaggio in particolare. Sono legato a tutti, e spero che ognuno di loro abbia trasmesso emozioni e lasciato un segno.

Si stima che i romanzi rosa siano quelli più venduti nel mondo editoriale odierno. Secondo lei come mai questa tendenza? Viviamo in una società frenetica in cui si sogna davvero poco. Ecco, i romanzi rosa ci permettono di evadere dalla realtà, di vagare con la fantasia e di immergerci finalmente in un mondo di sogni.

Mariangela Cutrone

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