Romano (PD): “Aggressione a Filippo Roma segnale pessimo, Di Maio lo condanni

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Raggi? Pessimo sindaco, dice che vuole dare fastidio ancora per molto, speriamo di no. Per Roma Pd faccia come il centrosinistra a Budapest, una coalizione e un candidato magari non del Pd. Alleanza PD-M5S? Non è un matrimonio riparatore, per adesso siamo a un fidanzamento, poi eventualmente passeremo a convivenza e matrimonio. Marattin su quota 100? Un inciampo. Ci vuole coerenza, quello di Italia viva è un atteggiamento da imboscati che non depone a favore di questo nuovo progetto”

Andrea Romano, deputato PD, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sull’aggressione degli attivisti M5S a Filippo Roma delle Iene. “Segnali pessimi, da stigmatizzare. Poi uno può dire: il programma Le iene tratta male i 5 stelle… non importa, sono comunque cose inaccettabili. Di Maio dovrebbe condannare questi episodi, rivolgo un appello sia a lui che alla Raggi affinchè condannino questa aggressione deprecabile”.

Su Virginia Raggi. “Sento dire dalla Raggi che le cose vanno benissimo a Roma e che continueranno a dare molto fastidio, io spero di no, spero che il fastidio che lei sta dando ai romani come sindaco di Roma finisca presto perché è stato un sindaco pessimo. Sarebbe una cosa matura se alle prossime elezioni comunali decidessero di cambiare candidato, dando la dimostrazione di aver compreso la lezione dei cittadini. Non si può immaginare che Roma venga governata altri 5 anni da un sindaco disastroso come Virginia Raggi”.

Secondo Zingaretti Raggi non si deve dimettere. “Credo che Zingaretti abbia risposto molto correttamente a quella domanda. Non è che dipenda dal Pd far dimettere la Raggi. Il compito del Pd è mettere in campo un’alternativa. A Budapest ha vinto un sindaco di centrosinistra, battendo il candidato di Orban. Lì è stata una coalizione a vincere. Il Pd dovrebbe mettere in campo anche a Roma una coalizione di questo tipo, magari anche un candidato non del PD”. 

Sull’alleanza PD-M5S. “E’ un’alleanza che va messa alla prova. Non ci vuole un matrimonio riparatore, non è che dobbiamo correre all’altare, ci vuole un fidanzamento, una convivenza e poi eventualmente un matrimonio. I matrimoni che durano sono quelli in cui la coppia si conosce bene. Per adesso siamo nella fase del fidanzamento”. 

Marattin su abolizione quota 100. “E’ un inciampo. All’amico e compagno Marattin dico che abbiamo votato tutti il Nadef. Lì dentro c’è scritto che Quota 100 non sarebbe stata abolita. Adesso si svegliano stamattina e dicono di abolire quota 100. Secondo me bisogna avere una maggiore coerenza e linearità, quello di Italia viva è un atteggiamento da imboscati che non depone a favore di questo nuovo progetto”.

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