L’amore e il mondo delle finanze al femminile raccontato da Anna Premoli

Teocrazia e Cristianità oltre Tevere

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Finalmente è tornata Anna Premoli, una delle più amate scrittrici della chick lit con il suo nuovo e attesissimo romanzo “Questo amore sarà un disastro” edito da Newton Compton Editori. Una storia emozionate e  divertente ricca di suspense e colpi di scena quella che vede coinvolti Edoardo Gustani, golden boy della finanza ed Elena Longo, una delle componenti della famiglia che gestisce da anni la Health Green e fondatrice di un innovativo centro olistico. Questa volta la Premoli narra le vicende anche dal punto di vista maschile rivelando una particolare abilità, sensibilità e conoscenza dell’animo umano.

Come mai due personaggi così diversi e creati ad arte entrano in contatto? Edoardo Gustani è interessato a rilevare la Health Green che è in difficoltà da anni a causa dei cattivi investimenti e dei colpi di testa dell’ultimo amministratore delegato. Per convincere Elena Longo ad accettare l’accordo che ha progettato, Edoardo crederà di poterla ammaliare con il suo fascino. Ma Elena si dimostrerà un osso duro: una donna intelligente, determinata e coraggiosa. Edoardo dovrà fare i conti con tanti imprevisti che cambieranno i suoi piani e progetti.

Ancora una volta Anna Premoli si conferma una grande scrittrice. Il merito è della sua scrittura ricca di dialoghi interessanti, animata da personaggi ben delineati psicologicamente ai quali non si può fare a a meno di affezionarsi.

 “Questo amore non è un disastro” oltre ad essere una commedia brillante sull’amore fa riflettere sul mondo della finanza e dell’economia odierno in cui le donne sono sottovalutate. Esse per dimostrare le loro competenze devono lavorare il doppio dei loro colleghi maschi e lottare con determinazione ogni giorno. Di questa tematica e di com’è nata l’idea di questo romanzo di successo parliamo con Anna Premoli in questa esclusiva intervista.

 

 

Com’è nata l’idea di scrivere “Questo amore sarà un disastro”?

Quando ho concepito questo romanzo avevo in mente due obiettivi: alzare un po’ l’asticella delle tematiche che di solito si affrontano in una commedia rosa (le ambientazioni economiche non sono mai mancate, ma di solito le scelte sono più prudenziali in tema di dettagli che si vogliono discutere) e mettere al centro della scena un uomo.

 

Come mai la scelta in questo romanzo di far narrare la vicenda anche dal punto di vista maschile?

Perché questo particolare ambito finanziario rimane, oggettivamente, ancora un club per soli uomini. Inoltre, era da molto tempo che volevo concentrarmi sul punto di vista maschile. Sono per la parità in tutti i settori, protagonisti dei romanzi compresi.

 

Elena Longo, la protagonista femminile del suo romanzo da anni non vuole avere più a che fare con la Health Green perché il ruolo dell’amministratore delegato è stato conferito ad un uomo, suo fratello nonostante le azioniste siano tutte donne. Questo tipo di ingiustizia è all’ordine del giorno. Come le donne dovrebbero farsi valere nel mondo del lavoro e degli affari?

Si tratta di una battaglia da portare avanti con pazienza e determinazione, con la preparazione e la giusta professionalità. E nonostante oggi sia oggettivamente molto complicato essere una donna al comando, a mio avviso stiamo assistendo ai primi passi concreti del cambiamento. Un esempio su tutti, la nomina della Lagarde a capo della BCE.

 

Edoardo, il protagonista maschile crede che il suo fascino basti a conquistare il consenso in affari di una donna come Elena Longo. Come le donne dovrebbero tutelarsi da questo tipo di uomo secondo lei?

Sono anni non facili per costruire relazioni destinate a durare nel tempo e le donne lo sanno bene. Ritengo sia fondamentale essere coscienti del proprio valore, perché una donna che si stima e che crede in sé stessa sarà meno disposta a chiudere un occhio su certi atteggiamenti. E meno donne lo faranno, più gli uomini a loro volta saranno incentivati ad adottare un comportamento differente.

 

C’è un personaggio di questo romanzo a cui è più affezionata rispetto agli altri e perché?

La signora Fumagalli occupa un posto speciale nel mio cuore. Spero di invecchiare con la sua stessa verve.

 

Il suo romanzo insegna che negli affari come nella vita l’imprevisto consente di evolvere e far cambiare rotta al proprio orso. Che rapporto ha lei con l’imprevisto

Sono una persona pragmatica che tende a programmare molto. Ergo, l’imprevisto era solito gettarmi un po’ nel panico. Per fortuna invecchiando ho compreso che la vera crescita caratteriale arriva proprio dalle sfide che uno non aveva messo in conto e ora affronto l’evento inatteso con tutt’altra predisposizione.

 

I suoi lettori possono sperare in un romanzo incentrato sulla storia d’amore tra Viola, l’avvocato di Elena e Lorenzo, il socio di Edoardo?

Assolutamente, anche perché l’ho già scritto. Morivo dalla curiosità anch’io.

 

Dai dettagli tecnici inerenti il progetto di acquisizione della Health Green da parte di Edoardo si evince la sua professionalità nel mondo dell’economia. Come concilia la sua professione nel mondo dell’economia e della finanza con l’attività di scrittrice? Com’è nata la passione per la scrittura?

Io ero e rimango un’economista, c’è poco da fare. Ho voluto studiare e lavorare in questo settore perché sono realmente appassionata della materia e non si trattava di una scelta di ripiego. La scrittura, che pure mi appassiona moltissimo, è nata per svago personale ed è in un certo senso rimasta tale, anche a distanza di anni e di tanti romanzi. Diciamo che ho trovato – non senza fatica e grandi sacrifici in termini di tempo libero – una sorta di quadra per riuscire a stare dietro a entrambe le passioni.

 

Cosa si prova ad essere considerata una delle più affermate scrittrici del genere chick- list qui in Italia?

Mi stupisce sempre moltissimo perché ritengo di essere una sorta di anomalia, sia per il background da cui provengo, sia per il modo in cui sono fatta, ovvero notoriamente pragmatica e molto con la testa sulle spalle. Francamente, prima di mettermi a scrivere, mi immaginavo le scrittrici di rosa in maniera molto differente.

Perché il lettore de IlCorriereNazionale.net dovrebbe leggere il suo nuovo romanzo?

Perché è una commedia che mira a divertire con dialoghi brillanti ma anche a far riflettere sullo stato dell’imprenditoria in Italia e sulle sfide che abbiamo davanti a noi.

Mariangela Cutrone

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