È morto Fred Bongusto

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Il celebre cantante aveva compiuto 84 anni il 6 aprile scorso. Breve storia di una carriera cominciata durante una nevicata a Campobasso

La notte scorsa, alle 3.30 circa, è morto il cantante Fred Bongusto. Il celebre artista aveva compiuto 84 anni il 6 aprile scorso e da qualche tempo era alle prese con problemi di salute. I funerali saranno celebrati a Roma lunedì 11 novembre, con inizio alle 15, nella Basilica di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli artisti), piazza del Popolo. 

Milioni di dischi venduti, compositore di decine di colonne sonore di film, duetti con Ella Fitzgerald, Mina, Milva, Ornella Vanoni: una grande carriera, quella di Fred Bongusto, nata durante una copiosa nevicata, nei primi anni cinquanta, a Campobasso, dove era nato. Alfredo Antonio Carlo Buongusto, orfano di padre morto in guerra, adolescente del rione popolare di S. Antonio, sente le note di una canzone americana suonata con una chitarra: è un commesso viaggiatore bloccato dalla neve che, all’ingresso di una pensione del centro storico, suona ‘Mood indigo’ di Duke Ellington.

“Rimasi affascinato – avrebbe raccontato Bongusto in una intervista di alcuni anni fa -. Uno zio mi regalò la prima chitarra per incoraggiare la mia passione e così iniziarono le prime esibizioni con i gruppetti locali”. Oltre mezzo secolo di carriera iniziata nel 1962, con ‘Doce doce’ e ‘Frida’, a cui seguiranno veri e propri hit dell’epoca come ‘Malaga’, ‘Amore fermati’ (interpretata anche dal cantante brasiliano Joao Gilberto), fino alla famosissima ‘Una rotonda sul mare’.

Bongusto è stato un mattatore del suo tempo, gli anni ’60 e ’70, partecipando a trasmissioni televisive, Sanremo e a ‘Un disco per l’estate’, vinto con ‘Prima c’eri tu’. La definizione di ‘cantante confidenziale’ non lo ha mai soddisfatto, perché avvertita come riduttiva della sua vena artistica, che ha spaziato anche nel jazz, lo swing, la bossa nova (due le tournée con il cantante brasiliano Toquinho, anch’egli di origini molisane).

Buongusto ha conservato con la sua terra natia il classico rapporto di amore-odio, impresso in due sue canzoni. In ‘Molise’, racconta di una regione dove ci sono ‘due giorni di sole e cento piove’, e dove ‘chi di ti incontra canta sempre la stessa canzone: ‘Quando sei arrivato? Quando te ne vai?’, con il ritornello ‘Mulis’ puozz’ ess’ accis’. A 60 anni, invece, Fred fa prevalere il sentimento positivo in ‘Campobasso e il gabbiano’ su musiche di Jobim. L’ultima esibizione nella sua città à stata nel 2009, al teatro Savoia. 

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