Ne’ sardine Ne’ pinguini.Restiamo umani

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Di

Giuseppe Scarlato

Le Sardine affermano “adesso ci avete risvegliato. E siete gli unici a dover avere paura. Siamo già centinaia di migliaia. Ci troverete ovunque” concludendo il Manifesto rivolto ai populisti.Sembrerebbe piuttosto una dichiarazione di guerra, esplicita com’è nell’evocare una situazione di timore.In effetti, oggi, il timore è reale, ma in una prospettiva di analisi che riconosca quanto determinate parole, piuttosto che un libero raduno in piazza, acuiscano un dibattito fra pensieri contrapposti.

Vogliamo lo scontro? Non rispondano i giornalisti, giacché ognuno dovrà mettersi una mano sulla coscienza sulle modalità con cui si racconta il clima di questi giorni. Clima sempre più acceso dopo che al movimento delle Sardine rispondono a colpi di tweets i Pinguini, i Gattini, e via dicendo.Il pensiero politico del paese si cela dunque dietro un bestiario variegato in cui le persone diventano numeri per sondare la capienza delle maggiori piazze dell’Emilia Romagna, piuttosto che il malcontento giovanile.I portavoce di questa marea entrano adagio nei salotti TV, parlano, convincono e infiammano fino a tornare al prossimo raduno organizzato quali esperti “leoni da tastiera”. Animali a non finire insomma, dimenticando quel celebre “restiamo umani” dell’attivista Vittorio Arrigoni, forse il più bel testamento pacifista nell’Italia inquieta del parolaio mediatico e politico. Tuttavia il confronto per i diritti umani e la costruzione di ponti, sembrano, in pochi mesi, dover cedere la scena al malcontento prima accennato, su cui ogni giorno soffiano sempre più istigatori senza volto.

Questa constatazione nasce dai toni accessi di cui tutti siamo spettatori perplessi, avendo un profilo social che ci permette di connetterci istantaneamente con il mondo del web e delle ”capre”.Se Vittorio Sgarbi con quest’appellativo si rivolgeva all’ignoranza di taluni interlocutori, ora il dubbio è che questi si moltiplichino a vista d’occhio per aizzare una parte di elettorato tiepido, che non parteggia, non si schiera per i buoni o i cattivi.Sì perché, lo scopo di fondo pare formare un potenziale elettorato che contrasti la voce del centro destra, resuscitando una coscienza assopita, ma anche no! Non offendiamoci, nessuno ha mai dormito in questi mesi, tuttavia le Sardine si fregiano giustamente di poter “risvegliare l’Italia” al grido di ”Roma non si lega”, l’ultima città in ordine temporale.Politichese a parte, il dato incontrovertibile è che proprio il partito del carroccio volesse dare la parola al popolo italiano attraverso un ritorno anticipato alle urne.Oggi, più che in mare aperto, pare stare in una tempesta mediatica, espressione di dichiarazioni tanto azzardate quanto meditate.

La confusione non aiuta la stragrande maggioranza degli italiani lettori ed elettori, che non sono né i giovani né le famiglie, ma i pensionati storditi dai titoli della carta stampata, la stessa che il giorno dopo servirà ad avvolgere il pesce fresco al nostro mercato ittico di quartiere.Il rischio che questo dibattito al vetriolo distolga l’attenzione dai lavori parlamentari è reale, ma noi preferiamo dilettarci in cori da stadio tra posizioni legittimamente opposte sul futuro che verrà.Prova di ciò sta nel fatto che il movimento delle Sentinelle in Piedi, manifestando silenziosamente e pacificamente dal 2012, non ebbe la stessa rispettosa accoglienza nelle piazze d’Italia. Il buon senso riterrebbe che qualsiasi espressione di opinione dal basso meriti adeguata informazione ai cittadini attraverso ogni mezzo di comunicazione.

Senza strumentalizzare gli animali, ignari di comparire più nei motori di ricerca che nelle tesi di laurea sull’acquacoltura, ci si può confrontare su tematiche importanti dell’umanità senza strizzare l’occhio ai leader di destra o sinistra.Allontanando questo pericolo, in questo tempo di metafore, potremmo perfino rivalutare l’arcaico significato dell’Arca di Noè, che traghettò migliaia di specie animali in pacifica convivenza in attesa che le acque del diluvio si ritirassero.Noi, popolo (in)volontariamente smarrito nel mare magnum dell’informazione, fiduciosi che le acque si plachino, potremmo riflettere sull’invito di Bergoglio da Casa Santa Marta in Settembre ”Pregate per i politici di tutti i colori, tutti!” poiché la politica rimanga la più alta forma di carità, di attenzione all’individuo, fragile quanto una creatura animale.

Permettetemi: prima di specchiarci nel meraviglioso corollario delle specie acquatiche o terrestri, riconosciamoci pertanto gli uni gli altri, politici compresi, come esseri umani degni di tale nome. 

P.S. chi mi conosce sa quanta stima io abbia delle capre !

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