“RegHub”, ovvero la Rete di Hubs regionali per riesame attuazione politiche UE

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Focus in un laboratorio del Cinsedo che si è tenuto il 21 novembre

Il laboratorio e dialogo interregionale che si è svolto a Roma il 21 novembre scorso è stato dedicato al “RegHub, la Rete di Hubs regionali per il riesame dell’attuazione delle politiche dell’UE”. L’incontro formativo, organizzato dal Cinsedo in collaborazione con il segretariato RegHub del Comitato delle Regioni – al quale si sono iscritti circa 80 funzionari e dirigenti provenienti da 18 Regioni e 2 Province autonome – era finalizzato a presentare il progetto pilota a tutte le Regioni e Province autonome italiane, anche in vista del superamento della fase pilota previsto per il 2021.
Il progetto pilota del Comitato delle Regioni “RegHub” è finalizzato ad ottenere un riscontro sull’attuazione concreta della legislazione dell’UE sul territorio, con il diretto coinvolgimento di una rete di poli regionali e dei rispettivi contact points. Alla sperimentazione, avviata solennemente a Bucarest, in occasione dell’8° Summit delle Regioni e delle Città nel mese di marzo 2019, partecipano 37 Regioni in tutta l’Unione europea, di cui 9 sono quelle italiane. Ad ogni consultazione, ciascun hub regionale coinvolge gli stakeholders sul territorio – associazioni, enti locali, università e gli stessi uffici regionali – per rispondere ad una consultazione mirata. Ad oggi gli hubs regionali sono stati consultati sull’applicazione delle direttive UE in materia di appalti e concessioni, qualità dell’aria e assistenza sanitaria transfrontaliera. Il progetto pilota rappresenta una risposta concreta del Comitato delle Regioni all’invito rivoltogli dalla Task force sulla sussidiarietà – Raccomandazione n. 8 del Report – affinché fosse proposto un metodo per la raccolta sistematica di dati e informazioni sull’attuazione della legislazione europea a livello regionale e locale, in vista della revisione della legislazione stessa.
Sono intervenuti al laboratorio Bert Kuby e Rafael Mondelaers (Comitato delle Regioni e segretariato RegHub) e Antonina Cipollone (Segretariato Generale della Commissione europea), che hanno inquadrato il progetto pilota negli strumenti della Better regulation europea e come risposta alle Raccomandazioni della Task force, offrendo inoltre una visione di prospettiva rispetto al futuro dell’Agenda “Legiferare meglio” e al ruolo delle Regioni.
Rafeel Mondelaers – ai microfoni del canale Youtube di Regioni.it – ha sottolineato che  “Il ruolo degli enti regionali e locali nel processo europeo è importantissimo. Tantissime politiche europee vengono attuate proprio nelle Regioni, nei Comuni e dalle Regioni, dai Comuni,”. Ecco perché – spiega Mondelaers – è importante che le autonomie “abbiamo una parola non solo nell’elaborazione di nuove politiche, ma anche nella valutazione di politiche già attuate, già esistenti a Bruxelles”.
Quanto al ruolo del  Comitato delle Regioni è  dero che si tratta doi un organismo che “non decide”, ma dà pareri che hanno un valore importante”. C’è un’esperienza amministrativa che è un ” terreno molto importante”, “una cosa che ha un valore molto alto per il processo decisionale a Bruxelles. Spesso sono le Regioni, i Comuni che sanno come vengono applicate le politiche europee, quali sono i problemi in quelle applicazioni, nell’attuazione delle politiche europee”. Sono insomma soggetti istituzionali che  “hanno anche un’esperienza unica e quando riescono a formularla nei pareri del Comitato delle Regioni – ma anche in questo nuovo progetto che si chiama RegHub in cui viene raccolto il feedback degli stakeholder regionali sull’impatto di politiche europee –  allora la parola delle Regioni e del Comitato delle Regioni può essere ed è molto importante per il processo a Bruxelles”.
“Fino ad oggi RegHub è stato un grande successo: non solo abbiamo avuto molte candidature, ma il lavoro che abbiamo fatto fino ad ora è stato un lavoro di alta qualità, nel senso che siamo riusciti proprio a coinvolgere stakeholder regionali e comunali che spesso in altri sistemi di consultazione organizzati a livello europeo, non vengono interessati. E questo è sicuramente il valore aggiunto di questo progetto. L’impegno dei membri italiani della nostra rete – conclude Mondelaers -è stato impressionante. Le persone coinvolte sono molto motivate, fanno un ottimo lavoro e quindi una presenza italiana forte –  in qualsiasi modo venga organizzato RegHub nel futuro –  non può essere altro che positiva”.
Anche secondo Antonina Cipollone (Segretariato Generale della Commissione europea) “Il ruolo delle autorità locali e regionali è fondamentale”.  E lo è – spiega al canale Youtube di Regioni.it –  “per due motivi: da una parte sono loro che hanno i dati su come la legislazione viene attuata a livello locale e hanno il polso dei problemi che questa attuazione può creare. Quindi per noi sono fondamentali perché possono aiutarci a fare delle valutazioni sicuramente più complete e più fedeli rispetto a quelle che possiamo fare senza il loro contributo. Da un’altra parte non soltanto per valutare quello che è, ma anche per aiutarci a creare, a sviluppare la nuova normativ.  Il ruolo di queste istutuzioni è secondo me molto importante perché possono contribuire in tutta la fase di preparazione del processo decisionale e in particolare alle consultazioni pubbliche.. Non solo, “Le Regioni hanno un ruolo chiave nell’informare i cittadini. Informarli di quello che esiste, delle possibilità che ci sono”.  Attarverso di loro c’è “la possibilità di contribuire alla legislazione europea e in un certo senso di rendere più locali queste tematiche, di adattarle al contesto regionale e locale per attirare l’attenzione dei cittadini, delle imprese, soprattutto delle piccole e medie imprese”: Insomma far presente che ci si tyriva di fronte ad “opportunità”  e che c’è la possibilità di “partecipare”. Ed è questo il mio messaggio che oggi ho cercato di trasmettere nel corso del seminario del Cinsedo, nella sede della Conferenza delle Regioni”.
Durante i lavori è intervenuto inoltre Costantino Condorelli, coordinatore tecnico della delegazione italiana al comitato delle Regioni, illustrando le opportunità che derivano dalla partecipazione regionale al progetto pilota e le possibilità di utilizzo degli esiti del lavoro svolto dagli hubs regionali a supporto dell’attività della delegazione italiana. Infine, Cecilia Odone, esperta di partecipazione delle Regioni italiane alle politiche europee, ha inquadrato il metodo RegHub in relazione alle procedure della legge 234 del 2012, mettendo in luce le opportunità dal punto di vista del rapporto delle Regioni con il Governo e il Parlamento ai fini della formazione e dell’attuazione della normativa dell’UE. Il dialogo interregionale è stato moderato da Andrea Ciaffi, dirigente per i rapporti con l’Unione europea della Conferenza delle Regioni e dell’attività di ricerca del Cinsedo. Sono intervenuti al dialogo i contact point di quattro Regioni partecipanti al progetto pilota: Sabrina Pocceschi, Regione Umbria; Veronika Meyer, Provincia autonoma di Bolzano; Maurizio Ricciardelli, Regione Emilia – Romagna; Dora Lo Giudice, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. I contact point si sono confrontati su motivazioni, opportunità e prospettive della partecipazione al progetto pilota dal punto di vista di una Regione, sulle modalità organizzative dell’hub regionale e sui rapporti con gli stakeholders. Sulla base dell’esperienza di questo primo anno di sperimentazione, inoltre, sono stati chiesti loro alcuni suggerimenti per le altre Regioni, per il Comitato e per la Conferenza delle Regioni. Quest’ultima partecipa ai lavori della rete come osservatore, per favorire un approccio coordinato da parte delle Regioni attualmente partecipanti e in preparazione del superamento della fase sperimentale. L’obiettivo è di inquadrare il metodo di lavoro RegHub nell’ambito delle procedure previste dalla legge 234 del 2012, facilitare l’adattamento e la condivisione del metodo tra le Regioni e garantire il raccordo con le istituzioni nazionali che si occupano di partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione delle politiche europee a beneficio dell’intero sistema italiano.
Con questo laboratorio, si è concluso il VII Ciclo di formazione in materia europea del Cinsedo (Programma 2019), coordinato da Andrea Ciaffi e diretto da Cecilia Odone.

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