Il Bari soffre maledettamente ma ha la meglio sul Potenza

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Con la Reggina lontana e quasi irraggiungibile, vincente nei minuti finali, oggi, l’obiettivo era quanto meno agganciare il Potenza. E così è stato. Anzi, complice la sconfitta interna della Ternana, il Bari l’ha agganciata portandosi al terzo posto. Non male, insomma, se non fosse per la solita sofferenza. Non tutte le vittorie sono identiche ma tutte hanno lo stesso peso specifico, magari hanno dinamiche diverse, ci sono le vittorie sporche, quelle causate dal cinismo e dalla praticità, quelle nette, quelle causate dalla brillantezza, ed infine quelle ottenute soffrendo maledettamente che, forse, hanno un valore maggiore, vittorie che confermano che in serie C nulla è scontato, e per proseguire nel cammino occorre coprirsi di armatura bellica. Oggi il Bari ha brillato solo nel primo tempo dove ha sciorinato belle trame, si è reso parecchio pericoloso andando in vantaggio e poi raddoppiando il vantaggio, salvo, poi, subire il gol del Potenza, Anche oggi, tanto per cambiare, il Bari ha subito la pressione avversaria (ma questa non è una novità) nel secondo tempo, mettendo il muso fuori molto timidamente, commettendo parecchi errori che stavano per rovinare tutto. Ha mostrato solidità e concentrazione solo in difesa con Di Cesare che ha imperato su tutti. Le differenze le hanno fatte i gol e la solita capacità di sofferenza cui il Bari ci ha abituati e che non sempre ha portato risultati positivi soprattutto in casa, affanni disordinati con il Potenza, squadra robusta in difesa (col Bari è una delle meno perforate del torneo insieme alla Reggina), e brava ad imprimere un passo devastante nella ripresa mostrandosi padrona del campo e sciorinando un ragguardevole fraseggio, ma il Bari non ha perso la testa, né si è perso d’animo quando ha subito il gioco lucano, respingendo tutti gli attacchi.

Vivarini confermando il4-3-1-2 ha mandato in campo la solita formazione collaudata con Frattali, Berra, Di Cesare, Sabbione e Perrotta, Bianco, Scavone ed Hamlili, Terrani dietro Simeri ed Antenucci.

Nel primo tempo, parecchio vibrante e divertente, è emersa la qualità del Bari, ritmi subito alti, il Bari ha provato scuotersi con Simeri che dai 20 metri ha sferrato un tiro a giro terminato di poco alto sulla traversa, ma non solo, la squadra ha continuato ad avere il pallino del gioco rendendosi pericolosa in più occasioni anche se è stato difficile trovare spazi perché il Potenza ha lasciato giocare, e nella fase difensiva, si è chiusa con tutti i suoi uomini nella propria metà campo. Occasione per Antenucci dall’interno dell’area di rigore ma Giosa ha stoppato la conclusione che poteva essere gol. Ancora Simeri ha provato a calciare al volo, ma la soluzione è stata assai complicata ma coraggiosa. Il Potenza è restato ancorato nella propria meta campo con tutti i calciatori senza provare il pressing ed il Bari ha fatto la partita. Ma al 20’ la superiorità del Bari è stata premiata. Simeri su un preciso assist di Hamlili, di testa, ha sbloccato la gara portando in vantaggio il Bari. E Terrani con un assolo vincente ha raddoppiato al 26’. Terrani lo si stava aspettando dopo qualche  apparizione così così e finalmente ha detto la sua. Davvero un gran bel gol il suo.

Cresce il Potenza che si è avvicinato minacciosamente nella metà campo barese ed alla  prima opportunità ha accorciato le distanze con Emerson che, da 30 metri, ha sferrato un gran tiro, probabilmente quello della domenica, che si è infilato nel sette della porta di Frattali. Un gran bel gol che ha riaperto la gara. Ma il Bari non ci sta, ha reagito e con Scavone, su cross di Antenucci per poco non ha fatto tris.

Il secondo tempo è una vera sofferenza, quasi un supplizio oseremmo dire, col Potenza che gestisce per tutto il tempo il pallino del gioco lasciando al Bari solo le briciole, discutibili ripartenze fino a commettere parecchi errori che potevano compromettere il risultato. E nemmeno le sostituzioni sono riuscite a dare la svolta, come, ormai, avviene quasi sempre. Ha, di fatto, continuato a subire il Potenza che si è reso pericoloso in almeno tre occasioni dove Frattali ci ha messo una pezza decisiva. Ma lo spartito non è cambiato. Il Bari è venuto meno nel momento topico dove avrebbe dovuto sferrare il colpo decisivo decidendo di soffrire fin troppo. Ma il risultato per fortuna non è cambiato e il Bari ha portato a termine la vittoria da brividi, sudata e, forse, non meritata.

La Reggina è sempre lassù, imprendibile, ma nel contempo il Bari ha rosicchiato qualche posizione. Occorre non mollare né abbassare la guardia, ma soprattutto occorre cominciare a soffrire di meno altrimenti il rischio è quello di rimanere una squadra “normale” e non da primato.

 

Massimo Longo

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