Miriam Galanti nella capitale con “After The End”

Teatro

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L’attrice Miriam Galanti è la protagonista, insieme a Federico Rosati, di AFTER THE END, lo spettacolo di Dennis Kelly, per la regia di Marco Simon Puccioni, in scena al Teatro Brancaccino dal 12 al 22 Dicembre.

Una pièce claustrofobica venata di humor nero con un forte potere di attrazione verso il pubblico, rappresentata per la prima volta nel 2005 a Londra al Traverse. Per questa stagione “Dreamworldmovies” lo produrrà nei teatri italiani.

 

LA TRAMA: c’è stata un’esplosione, probabilmente nucleare, forse un attacco terroristico che ha ucciso migliaia di persone e distrutto la città. Mark è riuscito a salvare Louise trascinandola inconscia nel suo rifugio antiatomico privato. Mark si era preparato al peggio e ha tutto ciò che pensa di aver bisogno per sopravvivere; cibo piccante in scatola, Dungeons and Dragons e un coltello. 

Una volta dentro al rifugio tutto quello che Mark e Louise possono fare è aspettare fino a che non sia sicuro andare fuori. Nell’attesa però si scatenano gli aspetti più torbidi dell’animo umano e tra Mark e Louise si instaura una lotta per l’amore e il potere in cui vittima e carnefice si scambiano continuamente i ruoli. Riusciranno a sopravvivere all’attacco? Riusciranno a sopravvivere l’uno all’altro?

 

MIRIAM GALANTI: nata a Mantova, si trasferisce a Roma e si diploma nel 2014 al Centro Sperimentale di Cinematografia.

Inizia la carriera di attrice debuttando sul piccolo schermo nel 2009 nella serie tv “Don Matteo 7”, nel 2013 e poi nel 2018 reciterà anche nella fiction ”Che Dio ci aiuti 5”. Debutta sul grande schermo nel 2010 con il film “5” di Francesco Dominedò e con il film “Roma Nuda” per la regia di Giuseppe Ferrara.

In teatro partecipa a numerosi progetti, portando in scena testi di Checov, Shakespeare, ma anche autori contemporanei come Mamet, Kelly e Pinter. Tra gli spettacoli: “Miracoli!” (Marcello Cotugno) “Il Misantropo” (Francesco Frangipane) “Ulissage#4” (Claudio Collovà) “Orphans” (Vito Mancusi), “Italia-Argentina” (Mario Grossi)

Nel 2014 al Festival del Cinema di Venezia  è premiata come giovane promessa del cinema italiano con il premio “A New Talent Beyond” grazie alla sua interpretazione nel cortometraggio “Metamorfosi” (di Gilles Rocca) sulla tematica del femminicidio. Il progetto viene scelto dal Ministero degli Interni per rappresentare l’Italia in Europa nella lotta contro la violenza sulle donne.

Miriam fa parte del progetto Teatro Shock, il quale si occupa del reinserimento nella società di detenuti ed ex tossico dipendenti attraverso l’approccio alla recitazione. E’ stata in scena con lo spettacolo “Miracoli!” per la regia di Marcello Cotugno dove appunto recita con questi ragazzi.

E’ protagonista accanto a Giancarlo Giannini del fashion movie “The good Italian II”(di Emanuele di Bacco) Tra i suoi lavori cinematografici anche “Arianna” (di Carlo Lavagna) e “Quando corre Nuvolari” (di Tonino Zangardi) 

Tra i premi ricevuti: “Premio Giuliano Gemma-sezione Cinema Nuovi Talenti” , “Stella al merito sociale” per unire l’arte della recitazione all’impegno sociale nella tutela delle donne e nel reinserimento di ex-detenuti, “Oscar ai Giovani” al Campidoglio e “Attrice Rivelazione Roma Videoclip Festival”. Nel 2019, al Festival del Cinema di Venezia, riceve il “Premio Kineo Guest Star-CSC”.

Miriam inoltre si è dedicata ad un progetto che le sta molto a cuore, ovvero la realizzazione del docufilm “Duchenne”(di Gilles Rocca). Progetto che la vede nelle vesti non soltanto di attrice ma anche di sceneggiatrice. Il progetto racconta la storia vera di Simone Gaito affetto dalla sindrome di duchenne, una forma di distrofia muscolare e si sofferma anche sulla tematica della sessualità nei portatori di handicap. Progetto premiato al festival “Tulipani di Seta Nera”.

Nel 2018 Miriam è protagonista dell’opera prima “Scarlett” (regia di Luigi Boccia) e sempre in questo anno è co-protagonista ed unica attrice italiana nel film “In the trap” (regia di Alessio Liguori) accanto a Jamie Paul (Black Mirror), David Bailie (I pirati dei Caraibi, La casa di Jack) e Sonya Cullingford. Il film in questi giorni sta ricevendo numerosi apprezzamenti durante le proiezioni a festival di cinema come il “Trieste Science+Fiction Festival” ed il festival internazionale “Cine de Terror-Molins de Rei”. Il film uscirà nelle sale italiane il 23 gennaio 2020.

 

NOTE DI REGIA (di Marco Simon Puccioni): Dennis Kelly è un noto autore britannico di cinema (Black Sea), televisione (Utopia, Spooks) e per il suo teatro da “schiaffi in faccia” (Orphans, DNA, Osama the Hero, Love and Money).  Kelly sembra avere una grande abilità nel comprendere i nostri stili di vita contemporanei ed è implacabile nel smontare tutti gli schemi e le difese che ci proteggono e ci ingabbiano. Nelle sue opere i valori tradizionali sono in crisi e in un mondo in cui amore e denaro sono diventati equivalenti i punti di riferimento appaiono instabili e i personaggi devono lottare per restare umani.

In After the End, una delle sue opere più riuscite, il dialogo ha un tono leggero e all’inizio, a dispetto della situazione, i personaggi rendono la commedia quasi comica. La cosa non dura molto perché Mark, da proprietario del rifugio si sente autorizzato a dettare le regole del gioco e a imporre a Louise di fare ciò che desidera razionando il suo cibo.  Quando la costringe a giocare a Dungeons and Dragons “per il suo bene” la coercizione si intensifica e si trasforma in un gioco al massacro. Una messa in scena essenziale, pochi elementi di arredo per questo rifugio e solo due attori in scena, ma con dialoghi dal ritmo serrato e duro che mano a mano spogliano i personaggi mettendo a nudo le loro paure e fragilità.

After the End è un perfetto thriller psicologico che prende lo spettatore e lo accompagna fino alla fine, senza mollarlo un attimo e senza mai rinunciare ad un romanticismo disperato e ad un umorismo nero.

 

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