Salvini: “la salvezza della Puglia saranno i pugliesi, non salvini”

Puglia

Di

 Sala gremitissima allo Spazio 7 della Fiera del Levante 

di  Myriam Di Gemma

 BARI – Sì alla meritocrazia, e un sonoro no alla raccomandazione, “perché l’Italia è di tutti, e non solo di chi ha la tessera del partito giusto, in tasca”.  E’ Matteo Salvini, a dirlo ad uno Spazio 7, colmo fino all’inverosimile alla Fiera del Levante di Bari.

Il segretario della Lega non ha peli sulla lingua e racconta la sua su migrazione (in entrata e in uscita), politica, la vera guerra, sanità, giovani, pensioni, giustizia, diritto alla vita e persino Dio.

 Comincia dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Non ho mai visto – incalza – un Presidente del Consiglio che va a Taranto e agli operai dica: ‘Non so cosa fare’. Non ho mai visto un Presidente del Consiglio che dice nel pomeriggio di venerdì 13 ‘la situazione delle banche, è sicura e la Popolare di Bari non corre nessun rischio”. Ma  dopo 5 ore dalla sua dichiarazione, Bankitalia commissiona la Banca Popolare di Bari. Siamo davanti ad un presidente del Consiglio che o è ignorante o bugiardo, oppure tutte e due”.

E naturalmente rincara: “Ma finora, della questione della Banca Popolare di Bari o di situazioni simili di altri istituti, nessuno se n’era accorto? Ma  chi vigilava su queste banche? Voglio vedere in galera chi ha rubato i risparmi”.

La vera guerra è, secondo Salvini, quella “che ci hanno portato in Puglia con la droga. I confini dell’Italia sono sacri. «Per qualcuno va di moda cantare ‘Bella ciao’, ma io preferisco cantare la canzone su cui i nostri nonni e bisnonni hanno dato la vita per salvare il nostro Paese, con il Piave che mormorava che non passa lo straniero. Questa è la canzone che porto dentro. Bella ciao al clandestino è l’unica bella ciao che mi interessi”.

“I 360mila pugliesi – evidenzia il segretario della Lega –  iscritti al Registro degli Italiani all’estero: quei pugliesi sono gli immigrati.  Lavorerò per riportare a casa i nostri italiani”.

E sottolinea che mentre a Taranto si soffriva sulle sorti dell’ex Ilva, a pochi chilometri continuavano gli sbarchi di immigrati. “Ma sia ben chiaro – puntualizza – saranno sempre spalancate le porte per donne e bambini che richiedono asilo, non solo in Puglia ma  nel resto dell’Italia”.

E Salvini aggiunge che non esiste il colore della pelle: “Non siamo diversi, la pelle bianca o scura non fanno la differenza. Esistono solo donne e uomini per bene, e donne e uomini poco per bene. E’ il rispetto ciò che conta: io ti dò rispetto, ma poi anch’io pretendo rispetto”.

Tuttavia non transige sui cambiamenti di abitudini o di adeguamento ad altre fedi religiose e/o culturali: “Non siamo noi che dobbiamo cambiare e adeguare la nostra cultura, dando priorità a fede e cultura dello straniero, ultimo arrivato”.

Sulla politica, avverte: “Ho sempre privilegiato tentativi di incontro con gli altri partiti, proponendo a  tutti  di fare un passo indietro con assoluta onestà, tornando a dare poi la parola al Popolo italiano. Ma i miei propositi non sono stati ascoltati”.

“La salvezza della Puglia – continua – non è Salvini: sono i pugliesi. Così per gli italiani, la salvezza dell’Italia avverrà grazie agli italiani. Vedervi così in tanti qui, è il miglior ringraziamento alle mie fatiche e alla mia passione politica. Avete sopportato anche troppo: voi siete gli artefici del vostro cambiamento”.

Un inno alla vita anche il suo seguente passaggio: “Ogni aborto – afferma Salvini – è una sconfitta per la società tutta. Un’altissima percentuale di donne, rinuncia a far nascere i figli per problemi economici. Non continuano la gravidanza perché non hanno soldi. Ecco dunque che voglio creare un fondo per le donne pugliesi  (e italiane)  che avranno il supporto economico per evitarlo”.

Parla anche di Dio: “Credo in qualcuno che ci protegga lassù, che aiuta e salva”. E confida: “Ho l’enorme responsabilità di rappresentare una speranza per moltissimi italiani. Immaginate di mettervi solo per 10 secondi nei panni di Matteo Salvini e provate a tenere sulle spalle questo onere, in maniera tale da non deludere nessuna aspettativa. Quindi il mio impegno è tale per fomentare le speranze, e realizzarle”.

Ai giornalisti che in tre domande ripropongono lo stesso argomento ( “Chi è il candidato, quale è il nome, quale compagine politica di destra lo rappresenterà), Salvini replica per ben tre volte: “Qui in puglia ci sono liste d’attesa inaccettabili,  tempi e burocrazie e finanziamenti alle imprese che non arrivano,  i nomi dei candidati arrivano alla fine, prima la squadra prima il progetto. Ma stiamo parlando di Puglia? Parliamo di lavoro ? Prima si parla di progetti, poi i nomi.  Ora mi preoccupo di mettere insieme una squadra  con un programma competitivo. Senza squadra non si va da nessuna parte”.

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Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 18

15 Dicembre 2019

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, domenica 15 dicembre 2019, alle ore 21.20 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro.

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Misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento.

Il decreto dispone il potenziamento delle capacità patrimoniali e finanziarie della Banca del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale (MCC) fino a un massimo di 900 milioni di euro, per consentire alla stessa di operare quale banca di investimento che possa accompagnare la crescita e la competitività delle imprese italiane.

Nell’ambito e in linea con la suddetta missione, in base al decreto verrà disposto un  aumento di capitale che consentirà a MCC, insieme con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e ad eventuali altri investitori, di partecipare al rilancio della Banca Popolare di Bari (BPB), confermando così la determinazione del Governo nel tutelare i risparmiatori, le famiglie, e le imprese supportate dalla BPB.

Quest’ultima è stata sottoposta venerdì 13 dicembre alla procedura di Amministrazione Straordinaria da parte della Banca d’Italia. Tale decisione agevolerà il raggiungimento degli obiettivi di rafforzamento della BPB.

Gli amministratori straordinari della BPB stanno proseguendo le negoziazioni già avviate con il MCC e il FITD per la stipula di un “Accordo Quadro”, contenente tra l’altro le linee strategiche del piano industriale per il rilancio della banca, il recupero del suo equilibrio economico e patrimoniale, e l’assunzione da parte della stessa di un ruolo centrale nel finanziamento dell’economia del Mezzogiorno. 

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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle 22.55.   

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