La colf, con la complicità del marito, ricorreva anche a un farmaco sedativo-ipnotico per stordire le vittime
Una colf di origini brasiliane è stata arrestata dalla polizia con l’accusa di aver rubato preziosi e gioielli nelle case in cui lavorava. Non solo. La donna risulta indagata anche con l’accusa di aver stordito con dei sedativi una coppia di anziani sempre con l’obbiettivo di derubarli. Tra le vittime della colf ci sarebbe anche la giornalista Mariella Milani. Alla cronista sarebbero stati rubati un paio di orecchini con brillanti del valore superiore ai 100 mila euro.
Secondo quanto si apprende, la badante, con la complicità del marito, metteva annunci di lavoro su un famoso sito presentandosi come colf referenziata, ma poi carpita la fiducia del datore di lavoro di turno, lo derubava dell’argenteria, dei soldi e dei gioielli. Al primo colloquio di lavoro dichiarava di aver lavorato fino a poco tempo prima per un professionista, ma al cellulare in realtà rispondeva il marito. A presentare denuncia di furto al commissariato Borgo una famiglia che abita in zona piazza Cavour, al centro di Roma.
Il primo riscontro è venuto dal cellulare del badante, in realtà intestato ad un familiare della donna e di fatto utilizzato da suo marito. I poliziotti, allora, si sono immediatamente recati a Capistrello, piccolo centro in provincia dell’Aquila, ed hanno perquisito l’abitazione di marito e moglie trovando 2 pezzi dell’argenteria rubata. Gli accertamenti sull’identità della badante, secondo quanto si apprende, hanno evidenziato una recente condanna per ricettazione ed alcuni procedimenti per fatti simili a quelli sopra descritti.
Gli elementi raccolti dalla polizia, coordinata dalla procura, hanno consentito al gip del Tribunale di Roma di emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti della donna, da alcuni giorni, nella sezione femminile del carcere di Rebibbia. Dalle indagini è emerso che in un precedente lavoro avrebbe stordito con un farmaco sedativo-ipnotico la coppia di anziani. Passando al setaccio la vita della donna, infatti, gli agenti si sono imbattuti in un precedente “lavoro” durato pochi giorni a casa di una coppia di anziani.
Il figlio dei due ha raccontato che, oltre alla sparizione di alcuni gioielli, durante il breve periodo di permanenza della colf, la salute dei genitori era improvvisamente peggiorata con degli svenimenti improvvisi, mancamenti che sono “misteriosamente” cessati dopo il licenziamento della donna. Il figlio ha inoltre raccontato che pochi giorni dopo il licenziamento, la nuova colf, nascosta in una bambola porta-buste, ha trovato una boccetta aperta di un farmaco benzodiazepinico sedativo-ipnotico. Un farmaco potente nel cui “bugiardino” viene raccomandato: “Anziani: l’uso di benzodiazepine, può essere associato con un aumento del rischio di cadute dovuto agli effetti indesiderati quali atassia, debolezza muscolare, capogiri, sonnolenza, stanchezza e affaticamento”. Sono in corso accertamenti della polizia, per verificare se il farmaco era stato uno dei tanti artifici utilizzati dalla donna brasiliana per frodare le sue anziane vittime.