Cosa prevede il decreto che rilancia la Popolare di Bari

Puglia

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Via libera della Camera alle misure per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno

L’Aula della Camera ha dato il via libera con 412 voti favorevoli e nessun contrario al decreto per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento. Le misure del provvedimento si inseriscono nell’azione di rilancio della Banca Popolare di Bari che il 13 dicembre era stata sottoposta alla procedura di amministrazione straordinaria da parte della Banca d’Italia. Il decreto passa ora al Senato per la seconda lettura e dovrà essere licenziato entro il 14 febbraio.

Dal sostegno dell’occupazione e delle imprese del Sud all’attribuzione a Invitalia di un contributo in conto capitale fino a 900 milioni nel 2020. Dai report sulle attività finanziarie, alla conferma dei requisiti di onorabilità, professionalità e autonomia per gli amministratori.

Nello specifico, il decreto prevede l’attribuzione a Invitalia di uno o più contributi in conto capitale, fino a 900 milioni di euro nel 2020, per potenziare il patrimonio del Mediocredito Centrale (MCC). L’obiettivo è consentire a MCC la promozione di attività finanziarie e di investimento, anche a sostegno delle imprese nel Mezzogiorno, anche mediante l’acquisizione di partecipazioni al capitale di banche e società finanziarie.

È prevista la possibilità di scindere MCC e costituire una nuova società a cui sono assegnate queste attività e le partecipazioni acquisite da banche e società finanziarie. Le azioni rappresentative dell’intero capitale sociale della società così costituita sono attribuite al ministero dell’Economia e delle Finanze.

Sono state solo tre le modifiche approvate dalla Commissione Finanze della Camera al provvedimento. In particolare, un emendamento prevede che non si applichi il testo unico delle società a partecipazione pubblica alla nuova società a cui potranno venire conferite le partecipazioni della Banca del Mezzogiorno, ma restano confermati i requisiti di onorabilità, professionalità e autonomia dei manager prevista dal testo unico bancario.

Inoltre, viene stabilito che ogni quattro mesi MCC riferisca alle commissioni parlamentari competenti sull’andamento delle operazioni finanziarie, “anche con riferimento ai profili finanziari e agli andamenti dei livelli occupazionali”. Entro il 31 gennaio di ogni anno dovrà essere presentata una relazione sulle operazioni realizzate nell’anno precedente. In caso di costituzione della newco, il Mef riferirà in parlamento su scelte e programmi.

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